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Con Odisseo nella Terra dei Ciclopi – quarta parte

da Serena Fiorentino
185 letture tempo di lettura 4 minuti Alba ad Avola

7 giugno 2022 – Avola (SR)
Dalla provincia di Catania a quella di Siracusa, la strada si srotola veloce e agevole. In meno di due ore siamo sul lungomare di Avola con un mezzofreddo con panna fra le mani. Per il nostro primo bagno nel mare di Sicilia abbiamo scelto la spiaggia Tremoli con la sua “rotonda sul mare”, la sabbia fine e l’acqua limpidissima. I dieci chilometri di costa della “città esagonale” sono rigeneranti dopo aver sofferto i quaranta gradi nei paesini ai piedi di Mungibeddu (il Mongibello o Etna, ndr).
Ci bastano dieci minuti per fare la conoscenza di alcuni ragazzi del posto: il bello di vivere il Sud estroverso ed accogliente.
Da una mezz’oretta di discorso sulle bellezze di quest’isola e sull’ospitalità dei suoi abitanti nasce pian piano l’organizzazione di una grigliata in compagnia. Questa sera saremo ospiti di Salvo ed Elena nella loro casa in campagna con vista sul mare.
Scorrono birra e vino ad accompagnare le salsicce e il pollo alla brace in un agrumeto poco fuori Avola. La conoscenza si fa subito amicizia e l’ora diventa tarda; questa notte ci fermeremo a dormire qui, col van parcheggiato sullo sterrato fra i limoni, sotto ad un cielo limpido e stellato ed il mare all’orizzonte.

Spiaggia della Tonnara ad Avola

8 giugno 2022 Avola – Noto (SR)
La sveglia è alle 5:30 del mattino, quando la luce dell’alba entra prepotente dalle finestre di Odisseo lasciate aperte per mitigare la calura. Lo spettacolo è magnifico e ce lo godiamo tutto per qualche lungo e fresco istante, prima di ritornare in città per una passeggiata mattutina.
Questo esagono perfettamente incastonato tra il mar Jonio e i morbidi fianchi dei monti Iblei stupisce grazie alle sue architetture a tratti barocche, a tratti neoclassiche e a tratti liberty. Visitiamo la chiesa della Santissima Annunziata e il vecchio mercato, ammiriamo i motivi floreali, gli elementi zoomorfi e i volti di fanciulla scolpiti sulle facciate dei palazzi del centro, per poi dirigerci verso il museo della mandorla e delle tradizioni avolesi dove veniamo accompagnati in un interessante percorso alla scoperta delle radici agricole ed enogastronomiche della zona. Alle 11:00 siamo sulla spiaggia della Tonnara. Dopo questa lunga passeggiata ci vogliono proprio una buona granita alle mandorle e un bel bagno rigenerante.
Prima di sera scegliamo di allontanarci da Avola per non rischiare di abituarci troppo all’idea di fare i “villeggianti” tutti svago e riposo. In mezz’ora di provinciale, più simile ad una mulattiera che ad una carrozzabile, raggiungiamo Noto e, dando un’occhiata alle mappe di Google, ci accorgiamo che la comoda statale che collega le due cittadine era giusto accanto a noi: ormai è andata.
Nel barocco ci sentiamo a nostro agio. Il via vai di turisti, i negozi di souvenir, gli affollati dehors di ristorantini e bar, le facciate dei palazzi e delle chiese in pietra tufacea riccamente decorate, le pavimentazioni delle strade in lastricato scuro, i colori delle architetture che sfumano dal giallo al rosa man mano che il sole va calando, le luci calde: tutto rimanda alla nostra Lecce adornata di un barocco audace e a tratti quasi eccessivo.

cattedrale di Noto

Facciamo due vasche lungo corso Vittorio Emanuele da porta Reale fino al teatro comunale, un vai e vieni molto turistico e molto ragazzino, finchè non ci raggiungono Salvo ed Elena per una pizza e una birra.
All’inizio del viaggio sapevo benissimo che non sarebbe stato difficile il confronto con gli isolani e che non sarebbero mancate le occasioni di scambio e conoscenza con la gente del posto; quello che non mi sarei aspettata è che i rapporti appena nati potessero essere fin da subito così stabili e sinceri.

(Parcheggio camper gratuito senza servizi ad Avola su Lungomare Tremoli. Parcheggio gratuito senza servizi a Noto in via Tommaso Fazello)

9 giugno 2022 Palazzolo Acreide (SR)
La sveglia in via Tommaso Fazello a Noto ha la voce squillante delle signore affacciate ai balconi che si danno il buongiorno a vicenda mentre stendono al sole la biancheria appena lavata e profumata.
Noi salutiamo il nuovo giorno e proseguiamo il nostro viaggio. In mezz’ora siamo a Palazzolo Acreide, poco meno di 9000 abitanti fra i monti Iblei a 670 metri sul livello del mare. In paese oggi, come ogni secondo e quarto giovedì del mese, c’è il mercato. Acquistate due coppole, siamo pronti ad affrontare l’assolato centro storico.

il centro a Palazzolo Acreide

Palazzolo, che fa parte della rete dei Borghi più belli d’Italia, è inserito nella lista dei siti patrimonio dell’umanità (UNESCO). La chiesa di San Sebastiano, la basilica di San Paolo, palazzo Zocco con la sua balconata, la chiesa dell’Annunziata… tutto lascia esterrefatti in questa antica colonia greca. Da qui sono passati i romani, i bizantini, gli arabi e i normanni. Questo luogo rispose al nome di Akrai, Acre, Balansùl, Placeolum, Palatioli ed infine Palazzolo; ne parlò addirittura Tucidide nel Libro VI sulla guerra del Peloponneso.
«Acre e Casmene furono fondate dai Siracusani: Acre settant’anni dopo Siracusa, Casmene vent’anni circa dopo Acre. Anche Camarina fu fondata dapprima dai Siracusani, centotrentacinque anni circa dopo la fondazione di Siracusa; ne furono ecisti Dascone e Menecolo.» (Tucidide, Guerra del Peloponneso, VI, 5)

Chiesa di San Paolo a Palazzolo Acreide

Dopo più di due ore a vagare in lungo e in largo fra i vicoli di questo paese triangolare, ci addentriamo nei 3000 metri quadri del giardino pubblico. Qui troviamo ombra, frescura, laghetti, fontane, cipressi centenari e siepi di rose dalle mille forme e dai mille colori. Non per nulla questo polmone verde è stato inserito dal Ministero dei Beni Culturali tra i giardini storici d’Italia: il giardino pubblico di Palazzolo è un vero e proprio giardino botanico. Qui i bambini corrono felici e spensierati e il viaggio rallenta e prende finalmente di nuovo le sembianze di una vacanza con la V maiuscola.

Parco comunale a Palazzolo Acreide

Al bar in piazza Umberto I l’atmosfera è quella del paesino che si trascina lento in attesa di ogni seppur minima novità che possa dare un tocco di vita alle giornate. Ci sono i tavolini e le sedie in plastica sotto ombrelloni malmessi, i bambini che giocano a pallone, l’ambulante che vende ciliegie appena raccolte, gli anziani che fanno una partita a carte e bevono Dreher da tre quarti. Il caffè costa ancora 80 centesimi e le luci del bancone sono al neon. Tutto è talmente perfetto che non riusciamo a schiodarci da lì se non all’ora di cena per rintanarci nella trattoria del Gallo, appena dietro l’angolo. Dai paccheri ai ravioli, dalla salsiccia di Palazzolo allo stinco di maiale, tutto sa di casereccio e preparato col cuore. Questa notte andremo a riposare coccolati dalle mille attenzioni e dalle mille emozioni che questo piccolo paese del siracusano ha saputo regalarci.

(Area sosta camper gratuita con servizi di carico e scarico a Palazzolo Acreide in via Cardinale Carpino – tutti i giorni tranne il secondo e il quarto giovedì del mese per mercato comunale)

Area sosta a Palazzolo Acreide

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