L’Associazione Nazionale Operatori Veicoli Ricreazionali e Articoli per Campeggio (Assocamp), ritiene che tra le soluzioni che potrebbero migliorare notevolmente la qualità di vita di chi assiste i cari ricoverati, ci possa essere la possibilità di fermarsi con il proprio camper, per alcuni giorni, nel parcheggio adiacente la struttura, così da essere comodi e subito a disposizione in breve tempo. In un’epoca in cui la cura e il supporto familiare giocano un ruolo fondamentale nella prontezza della guarigione, diventa sempre più urgente considerare nuove soluzioni per rendere gli ospedali luoghi accoglienti non solo per i pazienti, ma anche per coloro che li assistono, specialmente quando si tratta di situazioni più complesse come l’assistenza a parenti ricoverati per periodi prolungati.
«La vicinanza dei propri a cari a chi necessita di degenza ospedaliera rappresenta continuità affettiva e delle proprie abitudini familiari conosciute e consolidate – spiega Ester Bordino, Presidente Assocamp – una sicurezza che dà alla persona ricoverata tranquillità e serenità, sapendo che gli affetti si trovano nelle immediate vicinanze, disponibili in qualunque momento, in caso di necessità. Per questo motivo siamo a chiedere a tutte le Regioni, laddove non siano già esistenti, la creazione di stalli appositamente attrezzati per la sosta dei camper all’interno dei parcheggi degli ospedali. Perché il camper è principalmente strumento di vacanza, ma in qualità di “seconda casa”, può avere anche una funzione sociale e di grande aiuto». Questi stalli per camper non solo risponderebbero alle esigenze pratiche dei possessori di tali veicoli, che in Italia sono stimati in circa 280.000, ma rappresenterebbero anche un passo avanti nell’ottica di rendere gli ospedali luoghi più attenti alle esigenze delle famiglie.
I benefici tangibili di questa soluzione sarebbero diversi: • Supporto durante le degenze prolungate: spesso, la presenza costante di un familiare è cruciale per il benessere psicologico e fisico del paziente. Gli stalli per camper consentirebbero a chiunque debba assistere un parente ricoverato di essere presente in modo più continuativo e confortevole, garantendo una migliore qualità dell’assistenza. • Riduzione dello stress logistico: avere uno spazio designato per i camper semplificherebbe notevolmente la gestione logistica delle famiglie che ne posseggono uno. Riducendo lo stress legato alla ricerca di un albergo o alla distanza dal luogo di degenza, si permette alle persone di concentrarsi meglio sull’assistenza ai propri cari. • Favorire la salute mentale: la presenza di uno stallo per camper dove sostare durante i giorni di degenza del parente, offre agli assistenti la possibilità di creare un ambiente familiare e confortevole anche nei momenti più difficili. Questo contribuisce positivamente alla salute mentale di coloro che si trovano a gestire situazioni di difficoltà.
«La quantità degli stalli da rendere disponibili – conclude Ester Bordino – deve dipendere dalle dimensioni della struttura ospedaliera. Per renderli fruibili sarà necessario un attacco di energia elettrica e acqua per il rifornimento delle utenze interne e pozzetti di scarico per le acque reflue, che verranno coperti da un costo giornaliero per la sosta. Comprendiamo che creare degli stalli comporti delle spese, ma renderli disponibili a chi ha la necessità di poter utilizzare un camper, permette di risparmiare sui costi in un momento già difficile della vita e ha il vantaggio di garantire di rimanere nelle immediate vicinanze dei cari ricoverati. Confidiamo che per questi motivi gli Assessori alla Sanità delle nostre Regioni possano valutare questa nostra proposta, portandola alla realizzazione in tempi brevi».
L’Associazione rimane a disposizione per eventuali approfondimenti.