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Lo scorso anno si è chiuso con una crescita del 7,44% del mercato nonostante le difficilissime condizioni operative dovute alla pandemia. Il camper si è rivelato come uno degli antidoti per una vacanza Covid-free
Il 2020 sarà ricordato tristemente nei libri di storia come “l’anno della pandemia di Covid” e per tutte le difficoltà e le restrizioni che abbiamo dovuto subire e sopportare, specie noi camperisti così amanti della libertà e degli spostamenti senza meta. Comunque un aspetto positivo, involontariamente legato alla immane tragedia che ci ha colpiti, c’è stato. I camper, grazie anche al tanto parlarne che se ne è fatto anche sui media tradizionali e generalisti e in tv, hanno avuto una vera impennata di vendite appena è stato possibile ripartire dopo i mesi di duro lockdown, con delle performance di mercato strabilianti (giugno +50%, luglio +114% e ad agosto +104% sui rispettivi mesi del 2019) recuperando immediatamente le vendite perse durante i mesi di chiusura, per poi terminare l’anno con il lusinghiero + 7,44% accennato, uno dei pochi comparti commerciali che abbia avuto un risultato positivo sul mercato durante il disgraziato 2020. Le immatricolazioni complessive dello scorso anno 2020 – dal 1 gennaio al 31 dicembre – sono state 6.545
Nel 2020 i produttori di camper in Italia sono riusciti a recuperare anche il fermo fabbrica primaverile, incrementando dell’1% – su base annuale gennaio-dicembre – il numero di camper costruiti nell’anno precedente. In termini assoluti è stata superata la soglia delle 20.000 unità prodotte, di cui oltre l’80% è destinato all’esportazione, soprattutto verso la Germania.
Il settore produttivo della camperistica italiana si concentra nella cosiddetta “camper valley” toscana, tra le provincie di Siena e Firenze, dà lavoro a 7.000 addetti, fra diretti ed indiretti. Negli ultimi quattro mesi del 2020, le aziende hanno assunto diverse centinaia di nuovi lavoratori per aumentare la produzione e poter così soddisfare l’incremento di domanda, proveniente soprattutto dall’estero. Il settore fattura direttamente più di 900 milioni di Euro, oltre ad alimentare un indotto importante per i fornitori della filiera, la maggior parte dei quali italiani.
Fonte: APC (Associazione Produttori Camper)