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Camper e disabilità, un tema irrisolto per l’Iva

da a.cortellessa
87 letture interno di un camper modificato per disabilità motorie in carrozzina

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E’ uno di quegli argomenti incagliati nella burocrazia: perché? Assocamp ha sollevato la domanda, rivolgendosi ai Ministeri e alle autorità competenti oltre che alla stampa, nel corso di una conferenza stampa molto partecipata e densa di contenuti durante il Salone del Camper concluso solo pochi giorni fa. : l’Associazione (Associazione Nazionale Operatori Veicoli Ricreazionali e Articoli per Campeggio, affiliata a Confcommercio, che rappresenta quasi la totalità dei rivenditori) ha chiesto che l‘agevolazione Iva al 4% venga estesa anche all’acquisto dell’autocaravan ivi comprese le spese necessarie per l’adattamento alle esigenze delle persone con disabilità e considerata non sostitutiva all’acquisto dell’autovettura.

Ester Bordino, Presidente Assocamp

Come ha ricordato la presidente di Assocamp Ester Bordino: “Ad oggi l’agevolazione Iva è prevista per autovetture, autoveicoli per trasporto promiscuo (ad esempio i veicoli entro i 9 posti con peso inferiore a 3,5t) e gli autoveicoli specifici (veicoli cioè che hanno speciali attrezzature permanenti per permettere il trasporto di persone o cose in particolari condizioni). Di fatto, quindi gli unici esclusi sono gli autocaravan perché tutte le altre categorie ne godono da tempo”. “Il camper rappresenta un importante momento di evasione, evidenziato ancora di più dalla situazione sanitaria in cui molte persone con disabilità hanno sentito amplificate ed esasperate le difficoltà della vita domestica. Molte famiglie si sono rivolte ai nostri associati per garantire una soluzione di svago e di viaggio che assicuri libertà di movimento e organizzazione di momenti di relax e sollievo per chi ha disabilità e per chi gli vuole bene. Oggi però risulta proibitivo per molti affrontare l’acquisto e l’adattamento di un autocaravan alle specifiche esigenze. Un freno che vogliamo allentare con la nostra richiesta di ottenere l‘agevolazione Iva al 4% anche per le autocaravan e che sarebbe motore di molteplici benefici in termini di serenità alla famiglia ma anche ricadute economiche positive sul settore e sul turismo, con nuovi viaggiatori in circolazione” ha poi affermato Ester Bordino

Per capire il perimetro della questione è utile ricordare che l’ultima Audizione ISTAT dell’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità del marzo 2021 parla di oltre 3 milioni e 150 mila persone (il 5,2% della popolazione secondo un’indagine 2019) con disabilità in Italia. Una condizione che si diffonde maggiormente all’avanzare dell’età ma che investe le persone anche all’improvviso, a qualsiasi età, modificando profondamente le abitudini di vita soprattutto in assenza di una rete di supporto privata e pubblica che ne garantisca la qualità. Una qualità che investe anche la sfera sociale e ricreativa.

Roberto Vitali Presidente Village for all V4A

Roberto Vitali, Presidente di Village for all V4A è intervenuto al dibattito affermando giustamente che: “Le persone con disabilità sono viaggiatori come tutti gli altri, e il camper è, anzi sarebbe (meglio usare il condizionale al momento) l’unione ideale tra la possibilità di viaggiare in piena libertà e lo spazio personale di accoglienza che permette ai turisti con specifiche necessità di soddisfare i propri bisogni in un ambiente “domestico”, conosciuto. Purtroppo in Italia non è disponibile per il noleggio alcun camper adattato anche per la guida con patente B Speciale. Il turismo è ormai un diritto inalienabile e riconoscere l’iva al 4% anche per i camper significherebbe fornire una risposta ad esigenze che solo questo mezzo è in grado di fornire”. Vitali ha anche ricordato che le disabilità sono molte ma il senso comune e la consuetudine ci fanno associare questi problemi molto più spesso alle sole disabilità fisiche e all’uso della carrozzina, mentre i problemi relativi alle disabilità sono molti di più e molto diversi tra loro.

Viaggiando in camper è possibile progettare una vacanza su misura in modo da decidere di vivere appieno la socialità, avendo a disposizione un ambiente perfettamente attrezzato, autonomi da barriere architettoniche di qualsiasi natura. L’autocaravan permette di evitare strutture affollate, e restare a contatto con la natura, superando contrattempi e limiti di una ricettività alberghiera non sempre pronta a rispondere alla specificità delle necessità di ospiti con esigenze diverse. Il camper permette, al pari di un’automobile, di muoversi sul territorio ma avendo a disposizione molto più spazio, così da rendere il viaggio più confortevole e poter percorrere lunghi tragitti. L’abitacolo è arredato come una casa e include letti, soggiorno, cucina e bagno. E con opportune modifiche, la persona disabile può muoversi autonomamente e vivere una vita indipendente.

Roberto Romeo Presidente ANGLAT

Durante il convegno è intervenuto anche Roberto Romeo Presidente nazionale ANGLAT, Associazione che si occupa della tutela dei diritti delle persone con disabilità nella guida, nel trasporto, per la promozione di una vita autonoma e per il superamento delle barriere architettoniche. Romeo ha sottolineato come “L’acquisto dell’autocaravan da parte di persone con disabilità con l’agevolazione dell’Iva al 4% è una misura che appoggiamo pienamente e che ben si inserisce nelle azioni e nelle battaglie vinte dalla nostra associazione fin dal 1980. L’autocaravan offre la possibilità di vivere il turismo come tutti e un’opportunità di “protezione” per alcuni soggetti. Nel nostro percorso associativo abbiamo ottenuto importantissimi risultati a tutela dei diritti di chi vive e convive con la disabilità. Saremo al fianco di Assocamp.”

Le persone con disabilità, potrebbero anche praticare sport agonistici, poiché offre tutti i servizi necessari per gli spostamenti nei campi gara. I van, veicoli polifunzionali di dimensioni contenute e con comportamento automobilistico, potrebbero rappresentare una soluzione definitiva anche come auto di tutti i giorni. E, non meno importante, il camperista disabile e la sua famiglia può partire con il suo amico a 4 zampe.

Marta Viappiani, Psicologa del progetto “Impronte nell’anima”


Spiega l’importanza di questa opportunità la Dottoressa Marta Viappiani, Psicologa del progetto “Impronte nell’anima” che, unica in Emilia Romagna a far parte della rete dell’Associazione IAA (Interventi Assistiti con Animali) – si occupa di supporto alle persone con disabilità attraverso la pratica della pet therapy, la possibilità di lavorare sul benessere psichico grazie alla presenza di un animale da compagnia o da fattoria: “Nella nostra esperienza, chi è a contatto con un animale è in grado di mostrare più slancio e più energia e di accettare meglio la somministrazione di terapie farmacologiche o fisioterapiche anche particolarmente pesanti. Il soggetto con fragilità instaura con l’animale una relazione potentemente emotiva, priva di parole, fatta di empatia, cure e accudimento che diventano apprendimento di una maggiore attenzione e cura del soggetto verso se stesso, migliorando in generale la sua qualità di vita. Il camper in questo senso sarebbe un ulteriore mezzo per continuare a beneficiare della relazione unica con il proprio animale del cuore, ovunque si desideri viaggiare. Evitando quindi di interrompere la rete delle relazioni affettive che per molti pazienti è fondamentale nel raggiungimento di obiettivi di progresso della patologia verso la guarigione o condizioni di vita di migliore qualità”.


Anno dopo anno è cresciuto l’interesse delle persone disabili che vorrebbero utilizzare i veicoli ricreazionali, grazie anche a una legge, rimasta incompiuta, che consente agli invalidi e ai famigliari, di detrarre dalle tasse (detrazione Irpef del 19%) una parte delle spese sostenute per l’acquisto di un autocaravan.

https://www.assocamp.com/

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