Se per moda o solo per sentito dire, il turismo lento è un termine che si sente nominare sempre più spesso soprattutto negli ultimi anni. Il termine “vacanza” diventa “viaggio” ed ecco che le avventure, le esperienze, la gratitudine prendono il posto della frenesia, del vivere di corsa, del turismo nudo e crudo. Il turista diventa viaggiatore – e chi tra voi viaggia in camper questo lo sa bene. Il turismo lento è anche la patria di altri tipi di viaggiatori, quelli che si muovono davvero in modo lento, un passo per volta: i camminatori. La montagna e i cammini insegnano proprio questo. Andare con calma, assaporando ogni passo.
Per questo voglio parlarvi del mio luogo del cuore in assoluto, la Valtellina
La Valtellina è uno di quei luoghi dove prima o poi tutti trascorrono le vacanze, che sia per un weekend veloce, una gita giornaliera o un’intera stagione e che voi siate da soli, con gli amici o con la famiglia al completo. È una delle più famose regioni montane della Lombardia, complice il fatto che dista solo due ore da Milano ed è davvero facile da raggiungere, ormai anche con i mezzi pubblici.
Ho scelto di parlarvi della Valtellina perché si presta benissimo per il turismo lento. Ai più potrebbe sembrare solo una pista da sci, un pranzo in rifugio al volo, una passeggiata sul sentiero più turistico e una giornata alle terme. In realtà è molto di più. In Valtellina si nascondono tradizioni secolari, culture antiche, natura incontaminata – o quasi – esperienze culinarie ricche di storia tramandate di generazione in generazione.
Per non parlare della mia attività preferita, quella lenta per eccellenza: il cammino, che ti permette di scoprire tutte le tradizioni e la loro storia se scegli bene dove andare. In Valtellina infatti le mete tra cui optare sono davvero tante e per semplificare il tutto voglio proporre alcuni itinerari che ho pensato per accontentare tutti i gusti.
Itinerari enogastronomici
Nella Bassa e Media Valtellina, quella nei dintorni di Sondrio per intenderci, il clima non è così rigido come alle latitudini più alte e la morfologia del territorio si presta benissimo per la coltivazione a vigneto. Dato che la Valtellina è una valle con orientamento est-ovest, i due versanti delle montagne sono rivolti a sud, quello solivo delle Alpi Retiche, e a nord, quello più fresco delle Alpi Orobie. L’uomo ha adattato perfettamente le sue attività in base a queste caratteristiche del territorio e per questo noterete boschi estesi sul versante orobico e ampi terrazzamenti meticolosamente coltivati a vigna sul versante retico. Quest’ultima è quindi un’ottima meta per effettuare degli itinerari enogastronomici! Vi consiglio di farli in primavera o autunno, quando non fa troppo caldo. Se siete amanti del vino quindi non potete perdere “La strada del vino”: un percorso di 67 km interamente sviluppato lungo i vigneti dove alloggiare e degustare i piatti tipici accompagnati dal vino locale.
In giro per montagne
Tra la Bassa, la Media e l’Alta Valtellina la scelta delle camminate è davvero ampia. La rete escursionistica ben curata e dotata di segnaletica è davvero ricca di possibilità, adattabili a tutti i livelli di allenamento e soprattutto a tutti i gusti. Per incentivare il viaggio lento vi consiglio di scegliere i posti meno turistici e gettonati: si pensa sempre che quelli siano i più belli, soprattutto a livello dell’estetica del paesaggio, ma la maggior parte delle volte l’alta frequentazione li rende caotici, sporchi, disturbati. Per non parlare delle lunghe file che si creano sui sentieri: sto parlando ovviamente della Val di Mello e del Ghiacciaio Fellaria che tutti vogliono andare a vedere. Sono luoghi incantevoli che vi consiglio di andare a scoprire al di fuori dell’alta stagione: magari farà un po’ più freddo e i rifugi non saranno ancora aperti, ma vi assicuro che andare in Val di Mello in primavera o, ancora meglio, in autunno ha davvero il suo fascino. Inoltre, l’alta frequentazione di questi posti spesso li rende “semplici” agli occhi dei meno esperti, ma bisogna sempre ricordare che la montagna non è un gioco e occorre trattarla con rispetto. Rispetto significa anche indossare le giuste calzature, non mettersi in pericolo, non abbassare la guardia – cosa che può facilmente capitare se intorno a noi c’è troppo caos.
Viaggi di gusto
La Valtellina è pura tradizione e quando si parla di tradizione si deve per forza – davvero per forza! – parlare di cibo: non si possono scoprire tutti i segreti di un paese in cui si viaggia senza essersi immersi completamente nelle sue specialità culinarie. Questo non significa semplicemente mettere le gambe sotto al tavolo e mangiare. Significa scoprire i segreti delle ricette più antiche, osservare dal vivo le erbe utilizzate nei piatti, parlare con i più esperti del posto. La Valtellina non è solo pizzoccheri e sciatt: ci sono i taroz, i chisciöi, le manfrigole, la polenta uncia, quella taragna e quella cropa, i formaggi d’alpeggio appena realizzati, quelli stagionati dall’odore di stalla, la bresaola autentica – e non quella americana – la pesteda, il ginepì, il braulio, la taneda e poi ci sono i dolci come il panun, la bisciola e la cupeta. Mai sentito parlare di tutti queste pietanze? Ecco perché dico che la Valtellina è una terra tutta da scoprire: se vi interessa la prossima volta posso approfondire l’argomento.
Bambini a spasso
Tra le numerose camminate ce ne sono davvero molte ideali per le famiglie e per i più piccoli: alcune sono perfette per avvicinarli al mondo della montagna. Se si cerca bene però la Valtellina offre ancora di più: ci sono percorsi per le biciclette e per le e-bike, i percorsi avventura nel bosco, le passeggiate a cavallo; nei Parchi e nelle Riserve Naturali si possono vedere gli animali selvatici nel loro habitat naturale: un ottimo modo per farli conoscere ai bambini. Nei paesi più grandi ci sono musei, parchi giochi ben attrezzati, esposizioni, eventi ed iniziative per tutte le età. Inoltre alcuni accompagnatori di media montagna organizzano uscite rivolte anche ai bambini. Non mancano sicuramente gli agriturismi e le fattorie didattiche che svolgono attività di educazione ambientale ed eventi a tema.
A passo lento in città
Ho realizzato una rubrica di camminate che ho intitolato “Trekking Urbani nella città di Sondrio”: racchiude una serie di passeggiate che sono perfette per il turismo lento. Non tutti, per svariati motivi, hanno la possibilità di andare in alta montagna e altri ancora spesso non ne hanno voglia o pensano di non esserne capaci. Ho creato questa serie di articoli proprio per tutte queste persone: se vi sentite parte di questo gruppo siete nel posto giusto. La definizione in realtà potrebbe essere fuorviante: i Trekking urbani nella città di Sondrio sono delle camminate adattabili a tutti i livelli di allenamento che partono quasi tutte dal centro della città e si sviluppano nei suoi dintorni. Alcune sono più facili, altre un po’ più impegnative e ce ne sono di tutti i tipi: su asfalto e strade sterrate, su sentieri e nei boschi, sui ripidi terrazzamenti a vigna, tra le mura di antichi castelli. Lo scopo di questa rubrica è quella di far scoprire la città in modo diverso, esplorando i suoi angoli più autentici e le sue tradizioni storiche, man mano allontanandosi dalla realtà cittadina ed addentrandosi di più in quella naturale. È un ottimo modo per avvicinare gradualmente i meno esperti alla montagna e per far vedere con occhi diversi quello che ci sta intorno. Credo che questi trekking urbani siano perfetti per la definizione di turismo lento, soprattutto per la loro prima prerogativa: lasciare l’auto in garage e spostarsi solo a piedi. Ho scelto il termine trekking perché è ampio, può racchiudere passeggiate che si sviluppano su più chilometri e in salita e non per forza solo in città sul cemento, ma tutto dipende da quello che si sceglie.
Se siete arrivati fino a qui avrete capito che esplorando in lungo e in largo la Valtellina potrete scoprire tutte le sue bellezze più nascoste. Ci sono tanti scorci e tanti angoli davvero poco conosciuti che solo gli amanti dell’avventura e del viaggio lento possono scoprire: questa è una valle che si presta molto anche per chi viaggia in camper o in van. Io sono una neofita in questo campo e proprio quest’anno ho vissuto per la prima volta delle esperienze in van vicino a casa: non vedo l’ora di rifarle. Magari un giorno vi racconterò le mie avventure e le mie disavventure da principiante! Il bello del vivere alla giornata è anche questo: non sai mai cosa può capitarti.
Come avrete capito, amo la Valtellina, ma vi voglio dire la verità: l’ho vissuta per diversi anni da turista. Ho imparato a conoscerla, ad apprezzarla, a volte anche ad odiarla, ma ad oggi posso dire che mi ha insegnato davvero tanto, così tanto che ho deciso di farla diventare casa mia. Così ho mollato tutto e mi sono trasferita qui. Non so spiegarvi con esattezza il motivo, ma dentro di me mi sento in debito con questa valle che mi ha donato davvero tanto. Per questo grazie a Due Passi In Natura, il mio blog online dove potete trovare le camminate spiegate in dettaglio, cerco di mostrare le bellezze della Valtellina con occhi un po’ diversi dal solito.
Il mio scopo, forse troppo ambizioso ma nel mio piccolo voglio provarci, è quello di tramutare il turista medio in un vero viaggiatore amante della natura, del passo lento, degli imprevisti, che si muove con calma, riconoscente e grato di quello che la natura gli offre, anche se per un giorno c’è brutto tempo. Il turista che ringrazia e dice per favore, che non pretende la cena a cinque stelle in un rifugio in alta montagna, che non strappa i fiori per portarseli a casa, che si muove in silenzio per non disturbare, né con la voce né con il suo passaggio. Ho deciso di farlo tramite la scrittura, una delle mie più grandi passioni, perché sono convinta che solo leggendo le parole nero su bianco alcuni messaggi possono arrivare dritti al cuore.
Cari lettori, se un giorno verrete a trovare la mia terra vi auguro tanta, tanta, tanta lentezza. Godetevi il cibo, le passeggiate, la purezza della montagna.
Chiacchierate con i valtellinesi, specialmente i più anziani perché sono loro che portano i segreti di questa magnifica terra e vi sanno accogliere davvero bene se voi fate altrettanto con loro. A volte possono sembrare chiusi, introversi, poco socievoli: nascondono solo un grande amore per il loro territorio e le loro tradizioni. Se sorridete, loro faranno lo stesso con voi e vi regaleranno tanta saggezza.
Vi auguro così di riscoprire voi stessi, tra gli alpeggi ricchi di fiori, quando un cervo vi passerà davanti all’improvviso, quando un’aquila reale volteggia alta sopra di voi e un bambino corre spensierato lungo il sentiero.
Per conoscere meglio Benedetta e i suoi suggerimenti sul turismo lento
https://www.duepassiinnatura.it/