I minivan stanno avendo una crescita esponenziale sul mercato, trainati da una richiesta vigorosa da parte del pubblico che li identifica spesso come la soluzione ottimale, la “quadratura del cerchio” all’eterno dilemma se sia meglio avere un’auto e un camper o un veicolo che assolva entrambe le funzioni. Si tratta di un genere di veicoli presenti da sempre sul mercato – pensiamo solo ai mitici “Westfalia” o “Bulli” su meccanica Volkswagen fin dagli anni sessanta/settanta – ma il trend ha assunto ora un andamento decisamente più importante tanto da essere diventati il fenomeno forse più in vista delle ultime stagioni nel settore dei veicoli ricreazionali.
I minivan, o “urban camper” come oggi vengono più spesso definiti, sono furgonati che nascono su meccaniche di grandi auto monovolume o piccoli furgoni e di esse mantengono inalterate quasi tutte le funzionalità, soprattutto quelle per l’uso quotidiano, come seconda auto di famiglia che può trasformarsi in piccolo camper per il weekend. Sono amati soprattutto da coppie giovani e dinamiche, spesso come supporto ad attività sportive outdoor, ma anche da professionisti che ne vedono l’uso polivalente come auto comoda per le trasferte di lavoro, base per la sosta notturna senza particolari vincoli e come ufficio mobile dove poter usufruire del tavolo come scrivania o del living come piccolo spazio per incontri con clienti e colleghi. Il tetto sollevabile – che in alcuni casi ospita anche un letto matrimoniale – presente ormai su quasi tutti i minivan ha risolto uno dei limiti maggiori, ossia la limitata altezza interna che rende impossibile soggiornarvi in piedi. Qualche modello, i più grandi e meglio rifiniti, dispone anche del bagno, opzione questa spesso non presente per evidenti limiti di spazio.
Visti anche i vantaggi fiscali decisamente interessanti (bollo e assicurazione ridotti rispetto allo stesso veicolo immatricolato come automobile) se omologati come camper, praticamente la totalità, stanno facendo breccia sul mercato. Alle più recenti e importanti fiere europee, Duesseldorf e Parma, la proposta di questo genere di mini camper è aumentata sensibilmente, seguendo un trend già in atto da alcune stagioni. Se fino a qualche anno fa questo genere di veicoli era proposto solo da allestitori specializzati, oggi invece sono presenti praticamente nei listini di quasi tutti i costruttori di camper che ne hanno individuato le potenzialità commerciali.
Il fenomeno più interessante, guardando al marketing, è però quello delle proposte, sempre più numerose, di minivan offerti direttamente dalle case automobilistiche che, oltre a fornire le basi meccaniche alle aziende costruttrici di camper, stanno iniziano a inserire nei listini urban camper con il proprio marchio. Ford con il suo Nugget, Renault con lo Space Nomad o Volkswagen con il California sono tra gli esempi più evidenti.
Sorge a questo punto una riflessione di natura commerciale, che in qualche caso sta preoccupando gli operatori del settore camper: chi vende i minivan? I concessionari di camper o quelli auto? Sembra evidente però che la domanda sia probabilmente superata già dai fatti. Tutti i minivan prodotti da case costruttrici di camper sono ovviamente commercializzati attraverso i loro concessionari, che aggiungono altri interessanti modelli ai prodotti proposti nei piazzali. Viceversa, la strategia delle case automobilistiche sembra chiara: affidare la vendita degli urban camper a proprio marchio attraverso la rete ufficiale dei dealer auto, aggiungendo una novità commerciale ai propri listini che i concessionari non mancheranno di sfruttare per macinare fatturato.
A ben vedere, queste dinamiche non possono che fare bene anche al settore camper: infatti, una massa di potenziali acquirenti sarà attratta dalla comunicazione del settore auto in materia e si avvicinerà al mondo dei veicoli ricreazionali attraverso il mondo auto. Di questa – potenzialmente ampia – moltitudine di persone, è molto probabile che una parte resterà affascinata dalle vacanze in libertà e si orienterà successivamente verso l’acquisto di camper veri e propri o furgonati e minivan più specialistici, prodotti dalle case costruttrici di autocaravan e venduti da esperti specifici, con un beneficio per entrambi i mercati. Come direbbero gli esperti di marketing, una dinamica commerciale win-win, ossia un andamento dove vincono tutti, avendo ognuno un vantaggio diretto o indotto da questa positiva azione che si interseca tra due mondi contigui ma che in realtà non si sono mai incrociati da un punto di vista commerciale.