A cura di Roberto Serassio
L’itinerario qui contenuto è la continuazione del viaggio iniziato con la parte intitolata Allgovia mon amour (vedi https://www.girareliberi.it/11211/). Il tragitto ha una lunghezza di duecentocinquanta chilometri e porterà il visitatore a scoprire il Lago di Costanza e le belle cittadine che lo attorniano.
Riedlingen è la prima cittadina che visitiamo in questo itinerario. Si trova sulla strada del barocco, sul circuito delle case pittoresche e sul Danubio. Tutti ingredienti che rendono questa cittadina di diecimila abitanti particolarmente attraente. Molte sono le cose da vedere nel suo centro storico per cui dotiamoci di scarpe comode e cominciamo il percorso di visita.
Il primo edificio in cui entreremo è la parrocchia cattolica di San Giorgio. Costruita nel 1255 sulle preesistenti basi di una fortezza risalente a prima della fondazione della città, si trova sul punto più alto dell’altipiano che sovrasta il Danubio. Il suo interno fu modificato nel 1486 con l’allungamento della navata centrale, mentre la forma esterna fu cambiata con l’aggiunta di un tetto a due falde sulla navata centrale ed uno ad una falda su quelle laterali. La chiesa conserva un arazzo di trenta metri quadri del 1589 raffigurante la condanna di Gesù.
La canonica fu invece edificata nel 1498 con travi a vista, mentre il magazzino parrocchiale è una delle poche costruzioni totalmente in pietra ed è dotato di un grande portale a punta.
Il convento delle suore della Santa Croce è oggi un edificio di tre piani con graticci sulla facciata, risalente all’inizio del XVI secolo. Nel 1420 ospitava le suore di San Francesco che si occupavano della cura degli ammalati e di vestire i morti e, per questo motivo, venivano chiamate sorelle nell’anima.
L’attuale municipio occupa quello che fu nel 1447 un negozio e, successivamente, un deposito per i cereali. La costruzione che troviamo nel vicolo che porta dalla piazza del mercato alla chiesa, era il deposito cittadino dell’abbazia di Zwiefalten del 1540.
La Weilerkapelle era già conosciuta nel 1398 e fu ricostruita, in stile barocco, nel 1721. Possiede un magnifico altare, diviso in tre parti.
Il convento dei cappuccini con la sua chiesa dedicata a San Sebastiano, è uno dei complessi di questo ordine meglio conservati del sud ovest della Germania. Il chiostro, la chiesa stessa e una cella originale, permettono al visitatore di immergersi nella vita quotidiana di un ordine mendicante del XVII e XVIII secolo.
Chiudiamo qui la breve descrizione degli edifici più prestigiosi di Riedlingen. Ricordiamo però che vi sono ancora molte costruzioni storiche degne di una visita che, per ragioni di spazio, ci limiteremo ad elencare. Queste sono: la Zwwiefalter Tor, la porta di Zwiefalten, il deposito cittadino del convento delle suore di Salem, la porta del mulino, la casa a graticcio Zum Greifen, la vecchia caserma, l’ospedale dello Spirito Santo, il magazzino delle decime, il deposito cittadino del convento di Obernachtal, la chiesa evangelica e la vecchia scuola. Dato che le cose interessanti sono tante e benché abbiamo cercato di fare del nostro meglio per citarle tutte, consigliamo comunque la solita visita all’ufficio turistico per conoscere, da chi effettivamente vive in Riedlingen, il meglio della città.
Bad Waldsee si trova a circa quaranta chilometri dal lago di Costanza. E’ una cittadina pittoresca con un cuore medievale che risale al 1100 ed è meravigliosamente posta tra due laghi. che, assieme ai suoi monumenti e alle sue terme, rendono il tutto irresistibilmente attraente al turismo il quale frequenta Bad Waldsee, oltre che per quanto già detto, anche per i suoi eccellenti campi da golf.
Il percorso storico inizia dalla Wurzacher Tor, costruita nel 1400 durante l’ampliamento delle mura di difesa, prosegue verso il convento francescano e va a toccare l’ospedale del Santo Spirito che rappresenta il più antico edificio della città, infatti, la sua chiesa veniva menzionata già nel 1300. Dopo l’ospedale, riprendiamo la strada del nostro giro e ci dirigiamo verso il magnifico municipio, costruito, come recita un’iscrizione, nell’anno domini 1426, anche se in realtà fu ricostruito ed ampliato nel corso del XVI secolo. La Rathaus è uno degli edifici più belli e più alti di Bad Waldsee e la si può scorgere già da lontano.
Giusto sulla parte opposta di trova il deposito dei cereali. La costruzione era già conosciuta nel 1348, ma la struttura attuale, con il frontone gotico, risale al 1492 e oggi viene utilizzata come sede del museo storico cittadino.
La casa che ospita la farmacia di San Pietro fu costruita nel 1748 come prelatura, fatto confermato dal rilievo raffigurante il Santo che ha dato il nome alla farmacia, ancora visibile sul frontone.
Le doppie torri della chiesa di San Pietro si possono ammirare già da lontano in quanto costituiscono una caratteristica inconfondibile del profilo della città. Costruita in stile gotico e rimodellata in barocco nel 1766, possiede un interno estremamente ricco e luminoso.
Il castello di Wald See, così come lo vediamo attualmente, risale al 1745, ma un’immagine del 1550 ci mostra la costruzione nelle forme di un ben fortificato maniero circondato dall’acqua.
La Vötschenturm faceva parte sin dal 1403 della cerchia muraria della città. Nel 1528 fu inglobata nella costruzione della casa della famiglia Vötschs, borgomastri di Bad Waldsee nei secoli XV e XVI. Con quest’ultima costruzione terminiamo la visita agli edifici storici e ci dirigiamo allo stabilimento termale per un meritato riposo.
Situate in una struttura moderna e luminosa, le terme offrono tre tipi particolari di terapie: fanghi termali, terapia Kneipp e bagni termali da effettuarsi sia in piscine esterne che interne. L’acqua, ricca di fluoruro e di zolfo, sgorga ad una temperatura di sessantacinque gradi centigradi.
A coloro che non vogliono usufruire delle terme per rilassarsi, dopo la visita alla storica cittadina, consigliamo una passeggiata lungo il lago Stadtsee dove potranno trovare eleganti caffè e ristoranti, tutti con una magnifica vista sullo specchio d’acqua. In particolare suggeriamo di godersi il tramonto sul lago: è veramente una visione da cartolina.
La nostra prossima meta è Ravensburg, incantevole cittadina alpina con una ricca architettura medievale del XIV e XV secolo, tra cui una serie di torri che le hanno valso il nome di “Città delle torri”. Il giro turistico non può che iniziare dalla Marienplatz, la piazza principale, vero cuore di Ravensburg e in cui, ogni giorno, moltissime persone passeggiano piacevolmente. La piazza è pedonale, pertanto non ci sono condizionamenti da parte del traffico veicolare, dando così al visitatore la tranquillità di cui necessita. Essendo il punto di ritrovo degli abitanti, è ricca di caffè e di ristoranti che potranno servire a rifocillare il turista dopo la visita dei monumenti.
Per opportunità di visita effettueremo due percorsi ben distinti: uno più interno ed un altro che seguirà l’antico perimetro delle mura. Sarà certamente una giornata intensa e quindi dotiamoci di tutti i generi di conforto di cui avremo bisogno e diamo inizio alla visita.
La Waaghaus o casa della pesa fu iniziata nel 1496 e terminata nel 1497 ed era destinata a luogo dei commerci cittadini. Il primo piano della costruzione è in stile tardo gotico e veniva usato per la vendita di tessuti pregiati e, occasionalmente per i ricevimenti.
La Blaserturm o torre del guardiano è alta 51 metri e dona al profilo cittadino una fisionomia già riconoscibile da lontano. Dalla sua sommità, che si raggiunge con 212 gradini, si ha una magnifica vista sul lago di Costanza. Nel 1552 la torre crollò, ma fu prontamente ricostruita ed utilizzata sino al 1911 come punto di avvistamento incendi.
La Lederhaus, oggi palazzo delle poste, fu costruita nel 1400 e ampliata nel 1512 e dipinta esternamente nel 1574. Serviva come sede per la vendita delle pelli.
La Seelhaus, che tradotto in italiano significa casa dell’anima, era stata costruita nel 1408 come rifugio notturno per i pellegrini di passaggio ai quali, come unico pagamento, veniva richiesto di pregare per l’anima del benefattore che aveva costruito la casa. Di qui il nome casa dell’anima. Questa istituzione era molto diffusa in Germania e, se vi ricordate, abbiamo già trovato qualcosa di simile a Riedlingen.
Il municipio risale al 1386 e al primo piano dispone di due sale in stile tardo gotico. Sul lato nord si trova un bovindo del 1571, mentre nell’ingresso est viene conservata l’unità di misura imperiale: la “Ravensburger Elle” la cui lunghezza è di 61,59 centimetri.
La Patrizienranwesen Gäldrich fu la residenza di una ricca famiglia di commercianti, i Gäldrich appunto, costruita in pietra tra il 1436 ed il 1493. Gli interni sono in stile tardo gotico e si possono ammirare entrando nel negozio che attualmente li occupa.
L’Humpis Quartier è un complesso di sette edifici fatti costruire dalla famiglia Humpis tra il 1375 ed il 1503. Gli interni del complesso sono gotici e nel bovindo tardo gotico del 1435 è custodito lo stemma di famiglia. Oggi la struttura ospita il museo della storia della città.
Il museo della nota ditta di giochi Ravensburger è ospitato in una costruzione del 1416 che fu residenza dei Mötteln, ricchi mercanti cittadini. Gli affreschi sulla facciata esterna vennero realizzati nel XVIII secolo e dal 1883 l’edificio è sede del museo sopracitato.
Il convento francescano dedicato a San Michele fu donato nel 1395 dai patrizi di Ravensburg alle suore di clausura dell’Ordine di San Francesco d’Assisi che vi risedettero sino al 1811. La chiesa del convento fu distrutta nel XIX secolo.
La Mehlsack o torre del sacco di farina è la più alta costruzione di Ravensburg e per raggiungere la sua sommità bisogna salire 253 gradini. Certamente di lassù il panorama è entusiasmante, ma la fatica per raggiungere la vetta è anche tanta. Di forma circolare fu costruita tra il 1425 ed il 1429 come torre di difesa della vicina fortezza Veitsburg. Il nome le deriva dalla somiglianza con gli antichi sacchi di farina.
La Obertor risale al tardo medioevo ed è situata nella zona alta della città. La sua funzione era di porta di transito da e per la città, sulla strada per Wangen. Si presume che sia stata costruita nel 1432 e ristrutturata nel 1485.
La Romanisches Haus è una casa del 1179 che deve il suo nome alle finestre romaniche poste sul retro dell’edificio. Nel XIII secolo vi aveva luogo il mercato cittadino e quello del pane, successivamente fu sede del municipio.
La trattoria Zum Schwarzen Mohren era originalmente la sede commerciale della famiglia Humpis che, dal XIV sino ad inizio del XVI secolo, ha commerciato beni di lusso con l’Italia, la Spagna e la Polonia. Dal 1530 ha ospitato ininterrottamente la trattoria di cui sopra.
Il Gänsbühl è un quartiere popolare risalente al XII secolo, periodo in cui si insediarono numerose attività manifatturiere come tintorie, concerie ed un grande forno per la cottura della calce.
Il Brotlaube è una struttura del 1625, nata come mercato. Al piano terra vennero realizzati due porticati ad arco nei quali si svolgeva sia la vendita del pane che della carne. Nella sala rinascimentale del primo piano veniva invece effettuata la vendita delle pellicce. Dal 1698 al 1881 fu sede di teatro, mentre oggi è sede della galleria d’arte della città.
Iniziamo ora il percorso più esterno, anche se in realtà l’itinerario precedente ci ha portati a toccare alcuni edifici lungo il perimetro delle mura. Non fa niente, l’importante è che riusciamo a vedere tutto quello che c’è da vedere. Poiché gli edifici del percorso esterno sono meno coinvolgenti di quelli che abbiamo visto sinora, ci limiteremo ad elencarli e a descriverli brevemente, senza Entrare troppo nel merito, anche perché pensiamo che la visita, sino a questo momento, sia stata veramente intensa e non vogliamo correre il rischio di creare crisi di rigetto in qualcuno.
La Schellenberger Turm fu colpita da un fulmine nel XVII o XVIII secolo che l’ha ridotta nel modo in cui la vediamo oggi. Gli abitanti di Ravensburg la chiamano anche la torre di Liesel e dei suoi gatti perché era abitata da una vecchietta (Liesel appunto) che possedeva molti gatti.
La Frauentor fu costruita nel XIV secolo come parte della cinta muraria. Dispone di una finestra sporgente che veniva utilizzata per gettare pece sui nemici in caso di assedio.
La chiesa gotica di Liebenfraukirche risale al XIV secolo. Nel timpano del portale ovest è raffigurata la vita della Madonna.
La Grüner Turm prende il suo nome dalle tegole verdi del tetto e si differenzia dalle altre per la sua forma circolare. La Gemalter Turm fu costruita nel XV secolo e viene così chiamata per i resti di una ricca decorazione pittorica, restaurata nel 1985.
La St. Jodoch Kirche risale al 1385 e fu costruita con i fondi forniti dalla cittadinanza.
La Untertor e la Spitalturm sono gli ultimi edifici facenti parte delle mura di difesa per cui rientriamo in città e andiamo ad ammirare la Evangelische Stadtkirche, consacrata nel 1349 come chiesa del convento dei Carmelitani. Possiede una forma molto semplice ed un tetto a travi di legno e in pietra che rappresenta un buon esempio di arte povera.
La Kornhaus fu dal 1452 fino al XX secolo centro di raccolta e smercio dei cereali. Oggi ospita la biblioteca comunale. Con questo edificio terminiamo la visita della Ravensburg architettonica e possiamo ritornare alla Marienplatz per il meritato riposo che, nel nostro caso, è doveroso poiché la città ha ancora molto da offrire e quindi è meglio essere ben riposati per affrontare il seguito. Con questo non vogliamo dire che vi obbligheremo a fare indigestione di monumenti storici. Il seguito promesso è di tutt’altra natura e dovrebbe essere certamente di contenuto più leggero.
Tanto per informare i patiti dello shopping diciamo che Ravensburg possiede numerosi centri commerciali di ogni genere nei quali si può trascorrere piacevolmente l’intera giornata, mentre per i più piccoli esiste un parco giochi, giusto alle porte della città, chiamato Ravensburger Spieleland che offre più di cinquanta attrazioni (https://www.spieleland.de/uk/start/index.html).
Dei musei abbiamo già parlato e quindi non ci ritorniamo, ma in compenso parliamo delle manifestazioni che si svolgono puntualmente ogni anno. La più importante è la Rutenfest che si tiene dal 23 al 27 di luglio ed il cui inizio viene dato da un colpo di cannone sparato dalla Mehlsack Turm. In quei giorni la città si riempie di ex abitanti e di turisti provenienti da tutto il mondo. La maggior attrazione è rappresentata dal corteo con figuranti che invadono le vie cittadine indossando costumi storici e con seguito di bande musicali e carri trainati da cavalli.
Wangen in Allgäu si trova ad est di Ravensburg, all’incrocio della strada 32 con l’autostrada A96. La città, posta sulla riva nord del fiume Argen, è molto antica: la sua prima menzione si ebbe nell’anno 815. Benché sia stata distrutta da tre furiosi incendi, Wangen è sempre risorta dalle sue ceneri con maggiore bellezza e capacità di recupero. Il suo centro storico con la sua magnifica architettura ospita ogni anno quasi un milione di turisti, attirati da questa città, perfettamente restaurata, che viene definita un gioiello del medioevo. Partiamo quindi alla sua scoperta, iniziando la visita dalla centralissima piazza del mercato.
L’edificio originale del municipio risale al XIII secolo, quando ancora faceva parte delle fortificazioni cittadine e fu ricostruito ed ampliato nel XV. La sua sala di rappresentanza è una mescolanza di stili che spaziano dal romanico al gotico per finire con il barocco. Particolarmente interessanti sono la scala barocca, la piccola Trauraum nella Pfaffenturm e la sala degli archivi nello scantinato. La facciata barocca che dà sulla Marktplatz fu aggiunta nel 1721.
L’edificio del Badstube è del 1589 è fu originalmente utilizzato come centro di benessere ante litteram, in quanto al suo interno venivano effettuati diversi trattamenti per la cura della persona come bagni, taglio dei capelli e della barba e salassi per incisione. In seguito fu utilizzato come dormitorio per i lavoratori temporanei e per i senzatetto finché non tornò nuovamente al suo scopo originario. La sala, dopo il restauro del 1993 viene usata come galleria d’arte cittadina.
L’Eselmühle, letteralmente il mulino dell’asino, risale al XVI secolo, ma venne rinnovato nel 1969. Sin dal suo restauro il mulino ospita il museo di storia della città e quello degli strumenti musicali meccanici a cui è stato annesso il museo sulla produzione dei formaggi.
La Frauentor, che chiude una estremità della Herrenstraße, è del 1472, ma la sua forma attuale, di chiara impronta rinascimentale, le fu data nel 1608.
La Herrenstraße continua a conservare il suo aspetto gotico. Il nome le fu dato nel XVIII secolo, in sostituzione del precedente Am Markt Straße, poiché in questa strada abitavano i personaggi maschili più influenti della città.
La Hinderhofen Haus si trova sulla Marktplatz e fu costruita nel 1542 come residenza del ricco mercante Onofrius Hinderofen, giusto tre anni dopo che un grosso incendio aveva distrutto la vecchia città. Dal 1592 fu utilizzata come convento cappuccino e cancelleria.
Dietro il municipio si trova la piazza della posta che, in fatto di bellezza, non ha nulla da invidiare a quella del mercato. Qui fa bella mostra di se la Kornhaus nella quale oggi si trova la biblioteca cittadina.
La Pulverturm, anche conosciuta come Wasser o Färberturm, fu eretta all’inizio del XV secolo nel corso della costruzione del muro di difesa della città bassa. Il suo aspetto attuale le fu conferito nel 1596. Il nome di torre dei colori ( Färberturm) le deriva dal fatto che a partire dal 1611 si potevano scorgere, sul confinante muro di difesa, i tessuti, tinti in più colori, stesi ad asciugare.
La Ritterhaus fu edificata nel 1789 proprio di fianco alla Frauentor come cancelleria del distretto di Allgäu – Bodensee. Le parti più architettonicamente prestigiose sono la facciata ed il portale che danno sulla Herrenstraße. Acquistata dal comune, ospita l’amministrazione finanziaria cittadina.
La Schmiedstraße deve il suo nome alle botteghe dei fabbri che l’affollavano. Alla loro corporazione appartenevano i fabbricanti di falci, martelli, lime, ferri da cavallo e chiodi. Famosi in particolar modo furono i produttori di falci che esportavano la loro produzione anche in Lombardia, Svizzera e Francia.
Ci rimane un’ultima cosa da vedere nella città alta ed è la chiesa gotica di San Martino che si suppone sia stata costruita nel XIII secolo. Tutt’ora intatta, continua ad ispirare un timore reverenziale a chiunque le si approcci.
Lindau è posta su di un’isola del lago di Costanza, proprio dove si incontrano i confini della Germania, dell’Austria e della Svizzera ed è unita alla terraferma tramite un ponte stradale.
Benchè ci sia evidenza di un insediamento romano del I secolo, la città fu menzionata per la prima volta nel 882 su di una lettera scritta da un monaco in cui dava notizia che un convento di suore era stato fondato sul territorio cittadino.
Normalmente il turista deve decidere tra mare e montagna, tra una vita attiva o rilassante, tra cultura e natura e tra vita di città e vita rurale. Nel caso di Lindau non c’è bisogno di preoccuparsi di effettuare alcuna scelta. La città e i suoi dintorni racchiudono tutte le caratteristiche perfette che un viaggiatore vorrebbe sempre trovare durante le sue vacanze. E’ per questo motivo che abbiamo lasciato il lago di Costanza come ultima meta: proprio per dare la possibilità a coloro i quali hanno effettuato l’itinerario da noi suggerito che, detto per inciso, è stato sinora abbastanza impegnativo, di passare alcuni giorni rilassanti non privandoli comunque delle belle architetture delle città poste sul lago. Siccome il servizio di navigazione sul Bodensee è molto efficiente, consigliamo di approfittarne come eventuale alternativa al mezzo.
Cominciamo la visita dal porto, ancor oggi considerato il più attraente di tutto il lago. Alla sua entrata si trova un faro alto 33 metri, mentre al suo opposto si trova la colonna, alta sei metri, con in cima l’emblema araldico della Baviera. Di notte il porto viene illuminato con migliaia di luci che creano un’atmosfera veramente magica.
La Pulverturm, l’antico magazzino delle polveri, costruito nel 1508, si trova sulla punta occidentale dell’isola. La torre fu integrata nel XVI secolo nella cerchia muraria quando questa fu rinforzata.
Il museo della città è situato nella Haus Zum Cavazzen esattamente nella piazza del mercato. L’edificio fu ricostruito nel 1729, dopo un incendio, dal costruttore Grubermann e fu definito, dal famoso storico dell’arte Dehio, come la più bella residenza del lago di Costanza. La costruzione ospita il museo sin dal 1929 e oggi espone una collezione di mobili che vanno dall’epoca gotica all’art nouveau, stampe, oggetti in argento, in stagno, in vetro e in ceramica, giocattoli storici così come dipinti, sculture e strumenti musicali meccanici.
La Diebsturm, anche chiamata la torre del maleficio, risale al 1370, mentre le tegole colorate al secolo scorso. Nel medioevo fu utilizzata come prigione, ecco il perché del nome.
La chiesa di San Pietro è il più vecchio edificio religioso di Lindau. La sua costruzione risale all’anno mille. Al suo interno si possono trovare importanti affreschi, creati da Hans Holbein il Vecchio.
La Mangenturm, disegnata come faro per proteggere il porto, è del XIII secolo e il suo nome deriva dall’edificio del mangano che si trovava nelle vicinanze. Il tetto fu rifatto nel 1979.
Il vecchio municipio risale al periodo tra il 1422 ed il 1436 e fu costruito in stile gotico. Tra il 1536 ed il 1578 fu modificato in stile rinascimentale. Il pian terreno ospita la biblioteca e gli archivi cittadini, mentre le due sale del piano superiore vengono utilizzate come luoghi per conferenze. Gli affreschi sul bovindo rappresentano i Dieci Comandamenti e scene tratte dalla Dieta Imperiale Tedesca.
Il più significativo monumento della storia di Lindau è il vecchio cimitero che si trova all’incrocio tra la Langenweg e la Anheggerstraße Questo cimitero ha ospitato, dal 1510 al 1915, circa cento mausolei in stile italiano, con architetture che vanno dal rinascimentale al barocco, al neoclassico ed al cosiddetto jugendstil o art nouveau.
Gli appassionati della bicicletta potranno effettuare escursioni attorno al lago sulle sue ben sviluppate piste ciclabili. Il servizio pubblico dei trasporti e in particolar modo i battelli permettono di trasportare le bici sui mezzi in modo che, se stanchi, si possa tornare alla base in tutto riposo. Lindau offre inoltre una serie di avvenimenti che saprà accontentare tutti gusti: il 10 luglio prende avvio il festival cittadino, un colorito spettacolo a cui partecipano molte associazioni e club, il 28 luglio è invece la volta del festival dei bambini che costituisce la più grande festa tradizionale della città. Le sue origini risalgono a circa 350 anni fa ed è ben radicata nel cuore degli abitanti. All’inizio di settembre viene organizzata la Oktoberfest con buoi arrostiti giornalmente sugli spiedi, fiumi di birra e luna park.
Wasserburg am Bodensee è situata a pochissimi chilometri ad ovest di Lindau ed è un luogo di soggiorno molto frequentato per la sua aria salubre.
La parte più pittoresca della cittadina è situata su di una penisola, che è anche il luogo di fondazione nel 784 di Wasserburg. Tre sono le strutture architettoniche caratterizzanti il centro storico: la chiesa di San Giorgio, il castello e la cosiddetta Malhaus. La chiesa di San Giorgio fu fondata anch’essa nel 784 come Basilica lignea con travi a vista, mentre il campanile le fu aggiunto nel 1403, ma ricostruito nel 1655 dopo che fu distrutto da un fulmine.
Il castello è una costruzione di colore giallo, molto piccola e semplice, ma posto com’è vicino alla chiesa offre uno scorcio veramente bello. L’edificio è stato parzialmente convertito e oggi ospita un negozio di souvenir ed una gelateria.
La Malhaus fu costruita nel 1597, durante il governo dei Fuggers, come edificio di corte e sede di uffici amministrativi. Dal 1979 ospita il museo cittadino con una mostra permanente sulla pesca e mostre temporanee su altri soggetti.
La cappella di Sant’Antonio in Selmnau fu consacrata nel 1492. Tra i suoi ornamenti ostenta una Madonna gotica e diverse sculture barocche. La struttura è posata su di una morena glaciale con un’ampia vista sul lago.
Wassenburg è veramente piccolina e quindi non porterà via molto tempo per la visita. Le sue architetture storiche sono poche, ma il contesto in cui sono poste e la bellezza semplice della cittadina rendono il tutto veramente piacevole e degno di una deviazione.
Meersburg è posta proprio di fronte alla città di Costanza alla quale è connessa con un servizio di battelli anche adibiti al trasporto mezzi. Il centro storico cittadino è situato nella città alta, raggiungibile con una scalinata o con una strada piuttosto ripida. Contiene diverse case a graticcio molto ben tenute e due porte delle vecchie mura di difesa che sembrano messe lì apposta per farsi fotografare.
Il Neues Schloss è un elegante palazzo che fu costruito tra il 1712 ed il 1740 come residenza del Principe Vescovo delle città di Costanza. La sua visita comprende i quartieri residenziali e il museo Dornier il cui punto focale è la storia dell’aviazione. Ricordiamo che l’area del Bodensee servì da incubatrice per lo sviluppo del dirigibile Zeppelin.
L’Altes Schloss è un castello medievale, appartenente a privati, il cui interno si può tranquillamente visitare. Non ha certamente l’eleganza di quello che abbiamo visto precedentemente, ma nel corso dei secoli ha difeso egregiamente il borgo di Meersburg. L’apparecchio audio che viene consegnato durante la visita, da una spiegazione dettagliata di tutti gli avvenimenti storici succedutisi nel tempo.
Tra i musei citiamo la galleria della Bibbia che contiene non solamente copie di libri, ma anche il torchio usato da Gutenberg per stampare le prime copie del Libro Sacro. Altri musei sono il museo Zeppelin, il museo d’arte, il museo Droste, il museo della storia della città e il museo della viticoltura che ha una valenza economica importante per la cittadina.
Approfittiamo del servizio traghetti che collega le due sponde del lago per visitare la città di Costanza. Certamente che così facendo non le si può dedicare molto tempo: gli orari dei traghetti sono inflessibili e poiché le cose da vedere sono molte, si corre il rischio di dover programmare più di una giornata di visita. La cosa non è comunque grave perché così facendo non si hanno problemi di traffico e di parcheggi ed in più, si ha la possibilità di trascorrere qualche giorno in un contesto veramente bello.
La città è divisa in due dal Reno. A nord del fiume si trova la parte più grande del centro urbano con aree residenziali, zone industriali e l’Università. A sud si trova invece la parte storica, con l’amministrazione cittadina e la zona dello shopping.
Poiché, come si è detto, la quantità dei suoi monumenti è piuttosto copiosa, abbiamo cercato di individuare un percorso di visita che contenga una certa logica e che non porti il visitatore a spasso inutilmente. Tuttavia, sebbene si sia cercato di utilizzare tutto il nostro intelletto per evitare inutili fatiche, alla fine della visita eravamo comunque stanchi.
Il giro turistico prende inizio dall’ex ospedale Zum Heiligen Geist (ospedale dello Spirito Santo), fondato nel 1225 e composto da più edifici che mantennero la loro funzione sino al 1812. Oggi costituisce un complesso di abitazioni, uffici e negozi, e, all’interno del locale ufficio postale, si possono ancora ammirare alcuni affreschi medievali facenti parte della struttura originaria. L’adiacente ex hotel Krone viene impiegato come residenza per anziani.
La sede centrale della Cassa di Risparmio di Costanza occupa quello che era un edificio di rappresentanza del periodo imperiale. Fu costruito tra il 1888 ed il 1891 in stile neo rinascimentale e il palazzo, dove oggi hanno sede una banca ed altri uffici, era una volta l’hotel ZumGoldenen Adler, frequentato non solo da teste coronate, ma anche da persone di cultura come Johann Wolfgang Goethe. Ad ovest dell’edificio si estende la Marktstätte, la piazza del mercato, posta direttamente sul lago. L’area è, come nel passato, il fulcro della vita cittadina dove la gente ama passeggiare e fare acquisti. Particolarmente bella è la casa tardo medievale Zum Korb con le sue finestre gotiche.
La casa Zum Rosengarten, attualmente museo, è una costruzione medievale, un tempo sede di corporazioni tra le quali quella dei macellai, panificatori e farmacisti. Il museo custodisce la più importante collezione di arte e cultura della regione.
L’odierna chiesa della Trinità, costruita in forme tardo gotiche, è l’unica parte ancora visibile del monastero agostiniano fondato nel 1268, soppresso nel 1802 e abbattuto pochi anni dopo. Oltre agli arredi provenienti dalla chiesa di San Michele di Zug, meritano attenzione gli affreschi del 1417. A sud est dell’edificio sacro sorgeva sino al 1938, anno in cui fu distrutta dai nazisti, la grande sinagoga della comunità israelitica di Costanza. Nel 1966 un ricco uomo d’affari di origine ebraica fece erigere una nuova costruzione che ospita una piccola sala per la preghiera ed una biblioteca.
Nell’antica Rossgasse, citata per la prima volta nel 1312, si trovava uno dei numerosi bagni pubblici cittadini e ancora oggi passeggiando in questa via si ha la percezione di come fosse la vita in questo sobborgo. La Hüetlinstraße deve il suo nome al borgomastro Karl Hüetlin che ebbe un ruolo decisivo nella rivoluzione del 1848, mentre l’edificio che fa angolo con la Kreizlingerstraße è denominato Zum Pilgerstab e ricorda l’importanza di Costanza come centro medievale di pellegrinaggi, ma anche come tappa sulla strada per Roma, Gerusalemme o Santiago de Compostela. Più a sud, all’imbocco della Otto Ragenbass Straße, si trova il masso svedese. In questo luogo, durante la guerra dei trent’anni, gli svedesi furono vittoriosamente respinti. Nella trincea svedese posta di fronte, l’attentatore di Hitler, Johann Georg Elser fu catturato dai nazional socialisti nel 1939 nel tentativo di passare il confine.
La Schnetztor è stata eretta nel XIV secolo per delimitare il confine meridionale della città. Assieme alla Pulverturm e alla porta Rheintor che vedremo successivamente, è l’unica costruzione difensiva medievale conservatasi.
Il palazzo che ospita il museo Hus, costruito nei secoli XV e XVI, fu per molto tempo l’abitazione del riformatore boemo Jan Hus, giustiziato assieme al fratello di fede Hieronymus da Praga durante il concilio di Costanza. Acquistato nel 1923 dai musei praghesi ospita al suo interno un memoriale.
Sotto i vescovi Konrad e Gebhard, in seguito santificati, Costanza fu ampliata come una seconda Roma. A cominciare dalla chiesa di San Paolo fuori le mura, i visitatori che giungevano in città sino al XIX secolo potevano ammirare le copie di cinque grandi basiliche romane. Nell’odierno centro culturale si possono ammirare diversi dettagli dell’edificio sacro originale. La piazza antistante la chiesa di San Paolo è chiusa ad est da un moderno grande magazzino la cui facciata riporta l’iscrizione Zum Weissen Pfau (al pavone bianco) che si riferisce a tre case demolite. Il pavone era la più bella costruzione barocca a nord della Alpi. Esempi dei suoi ricchi soffitti stuccati si possono vedere all’interno del magazzino.
La casa Zum Delphin è una costruzione dell’inizio del trecento dove visse Hyeronimus da Praga che, come abbiamo visto, fu giustiziato assieme a Jan Hus.
La piazza Obermarkt è uno dei luoghi dove avvenivano le esecuzioni nel medioevo. A nord è chiusa dagli edifici Zum Egli e Zum Kemlin, adibiti ad albergo sin dal 1419. A sud dominano la piazza i palazzi Malhaus e Fischgrat che compongono un complesso architettonico documentato per la prima volta nel 1293 con il nome di Gemalhus in cui si trova una farmacia del XIV secolo. Ad ovest chiudono la piazza la casa del 1601 Zum Grossen Mertzen dal frontone riccamente lavorato e la chiesa evangelica luterana costruita nel 1865.
Andiamo ora ad ammirare gli edifici sulla Wessenbergstraße, sulla piazza Santo Stefano e sulla Münzgasse. Le costruzioni poste all’angolo tra la piazza e la Wessenbergstraße sono la Vorderen Mohren e la Zum Hintern Mohren, nella quale si trova una farmacia sin dalla metà del XVIII secolo. Più a ovest è collocato l’Hotel Zeppelin, dipinto a tinte vivaci e costruito nel 1904, mentre di fronte abbiamo la navata centrale della chiesa tardo gotica francescana, riconvertita nel 1844 in sala cittadina. Sulla parete dell’antico coro si nota un rilievo sulla rivoluzione del 1848. La casa Zum Esel è ornata da un affresco barocco raffigurante la fuga in Egitto da cui si ricava un’idea esatta di come venivano affrescate le case di Costanza sino al XIX secolo. Il palazzo più rappresentativo è forse il medievale Zum Hohen Hirschen del XIV secolo con notevoli sporti gotici.
L’ex monastero francescano è posto sul lato sud della piazza Santo Stefano. Secondo monastero dell’ordine dei mendicanti di Costanza, fu edificato attorno al 1250 e, dopo la riforma religiosa, fu ricostruito in stile barocco tra il 1688 e il 1727. Soppresso nel 1788, fu utilizzato, in fasi successive, come caserma, palazzo municipale e bagno pubblico.
La chiesa tardo gotica di Santo Stefano si trova sulla piazza omonima e si dice che sia stata costruita su un edificio romano del III secolo d. C. Fu più volte distrutta e sempre ricostruita e, durante il Concilio di Costanza, fu sede della Sacra Rota. Riformata tra il 1527 ed il 1549, perse tutti gli arredi e i tesori originari, distrutti dalla furia vendicatrice dei riformati, tuttavia, nel 1550 ritornò cattolica esattamente com’è ora. Consigliamo di visitare il suo ricco interno con un arredo sacro che va dal 1270 al 1936. Notevoli sono anche gli affreschi del soffitto, posteriori al 1770, il ciclo rinascimentale sulle colonne della navata centrale avente come soggetti gli apostoli ed altri affreschi che vanno dal XV al XIX secolo.
A nord della chiesa sorgono dei begli edifici che vanno dal medioevo alla prima era moderna. Tra questi citiamo lo Zum Ritter, lo Zum Weissen Bock, lo Zum Schwarzen Bock e il Die Mordere Katz, mentre a sud troviamo la casa Zum Tiergarten, uno degli esempi più belli di architettura residenziale barocca.
Il Lanzenhof è un palazzo del XIV secolo più volte rimaneggiato e oggi utilizzato dalla procura della Repubblica.
Il centro culturale am Münster è un complesso costituito da diversi edifici medievali e da una nuova costruzione. Accanto alla biblioteca civica, alla galleria Wessenberg e all’associazione artistica i locali ospitano l’Università popolare ed un caffè ristorante. Da vedere all’interno il grandioso atrio con affreschi tardo medievali, la Wessenberghaus, la torre romanica nel cortile e la casa tardo gotica Zur Katz, costruita nel 1424 sul modello di Palazzo Vecchio di Firenze.
La Cattedrale di Nostra Signora fu costruita nel VII secolo sulle rovine di una preesistente fortificazione romana. Più volte rimaneggiata subì l’ultimo restauro nel 1856 quando vi fu aggiunto il campanile poligonale. Tra il 1414 ed il 1418 vi si riunì il Concilio Ecumenico. Gli interni sono pregevoli con una cripta del IX secolo sulle cui pareti sono collocati quattro dischi d’oro tra cui il Majestas Domini, pezzo unico nel mondo cristiano e risalente all’anno mille.
Il Domprobstei, edificio di rappresentanza e sede amministrativa dei principi vescovi, fu costruito nel 1609 al posto del Kleinspital. Da notare all’interno la Hauskapelle, luogo di culto della comunità russo ortodossa e una sfarzosa sala rococò. Purtroppo la visita è consentita solamente su prenotazione.
L’ex collegio dei Gesuiti è stato fondato nel 1604 in seguito alla controriforma per istruire gli allievi dell’Ordine. La sua chiesa è un mirabile esempio di architettura sacra del tardo rinascimento e primo barocco nelle regioni meridionali di lingua tedesca. Oggi la chiesa è adibita al culto cattolico antico.
Il teatro è sito nell’ex edificio scolastico del collegio dei Gesuiti e già dal XVII secolo vi si tenevano rappresentazioni teatrali per cui costituisce uno dei più antichi esempi del mondo tedesco.
Il monastero domenicano Zoffingen fu fondato nel 1257 e fu anche l’unico che sopravvisse alla secolarizzazione. Situato nel quartiere Niederburg è un luogo di pace e di raccoglimento. Il monastero non è accessibile al pubblico, mentre la chiesa è parzialmente visitabile.
La casa dei canonici Blarersch è documentata sin dal 1267 come abitazione anche se però la parte esterna della costruzione risale al XVII secolo. Di particolare rilievo il bel portale rinascimentale con un’artistica raffigurazione di San Giacomo.
Il Tettikofer Hof è dal 1418 un imponente palazzo appartenuto a diverse famiglie nobili di Costanza. Il portale tardo gotico risale 1463 e lo sporto al rinascimento.
Il convento di Petershausen fu fondato nel 938 come abbazia benedettina. Ricostruito dopo un furioso incendio nel XII secolo, fu completamente rinnovato in stile barocco tra il 1763 ed il 1769. Sulla Seestraße, ad est di Sternenplatz, si susseguono alcune case liberty tra le più belle della Germania sud occidentale.
Il monastero domenicano di St. Peter an der Fahr pone le sue radici nel duecento quando fu costruito per una comunità femminile. Nel 1785 fu unito al confinante monastero di Zoffingen di cui abbiamo parlato precedentemente. La denominazione an der Fahr ricorda l’antico collegamento con traghetto nella zona in quanto il quartiere di Niederburg, in cui è collocata la costruzione, si trova sul Reno ed è il sobborgo più vecchio della città ed uno dei più belli con le sue stradine contorte e le sue case del XIII secolo. Una passeggiata serale tra le numerose taverne è particolarmente suggestiva.
Nel convento domenicano o Steigenberger Inselhote, fondato nel 1235, vi operò il famoso mistico tedesco Heinrich Seuse. Di estremo interesse è il chiostro medievale con affreschi del tardo XIX secolo, nella navata dell’antica chiesa, recentemente trasformata in sala delle feste, si possono ammirare affreschi del primo e tardo gotico. Dopo la soppressione del convento avvenuta nel 1785, l’edificio fu utilizzato come stamperia di stoffe, banca della famiglia Macaire e casa natale del pioniere dei dirigibili Ferdinand von Zeppelin. Per le visite bisogna rivolgersi all’ufficio turistico.
L’Hohes Haus è il più antico palazzo medievale, fu infatti costruito nel 1294. Le finestre a sesto acuto testimoniano la sua chiara origine gotica, mentre al suo interno si trovano frammenti di affreschi del periodo tardo romanico. Le raffigurazioni del mercato del pesce sulla facciata est e di un gruppo di invitati a nozze sul lato nord sono copie, eseguite nel 1935, di una cronaca illustrata tardo medievale del Concilio di Costanza.
La facciata della caratteristica casa Zum Goldenen Löwen è stata affrescata nel 1580 e dona un’idea veramente chiara della policromia degli edifici tardo medievali. Sebbene gli ornamenti furono quasi totalmente ricostruiti, vi si può riconoscere l’alto livello artistico delle decorazioni originali.
La casa Zur Alten Katz apparteneva alla ricca corporazione Zur Katz, prima che occupasse il nuovo palazzo a fianco del duomo. Dopo il 1424 la struttura fu venduta alla comunità ebraica.
La Kaufhaus zu Hafen o edificio del Concilio fu eretta nel 1388 come deposito di cereali e servì anche, per alcuni periodi, come sede della fiera del lino. Durante il Concilio, dal 8 al 11 novembre 1417, vi si radunò il Conclave che elesse Papa, con il nome di Martino V, il cardinale Otto Colonna. Rimaneggiato più volte, viene utilizzato, dall’inizio del XX secolo, come sala per concerti e manifestazioni.
Con quest’ultimo edificio terminiamo la visita della parte storica di Costanza. E’ stata certamente impegnativa e quindi abbiamo bisogno di un po’ di riposo. Coloro che sono venuti in battello potranno ritornare a Meersburg per rilassarsi in questo delizioso paesino, mentre coloro che hanno utilizzato il mezzo potranno fermarsi ancora una giornata in città per fare shopping o solamente per godere le delizie del lago.
Überlingen è un armonioso miscuglio di storia, sorgenti termali e siti vecchi di secoli. Oltre ad essere posta sul percorso dei pellegrini diretti a Santiago de Compostela, è stata, negli anni, una città frequentata da pittori, poeti, scrittori e passeggiando nel suo centro storico o sul lungo lago, ci si rende anche conto del perché. E’ facile essere ispirati in una bella città, situata in un contesto meraviglioso e con più di mille anni di storia alle spalle. Per prima cosa, mentre siamo ancora riposati, ci dedichiamo alla parte storica e poi, a fine visita, ci dedicheremo magari alle sue terme ed al lago.
Il primo edificio che ci viene incontro è la chiesa di San Nikolaus, la più grande costruzione tardo gotica della regione ed emblema di Überlingen. La chiesa possiede un grande altare ligneo scolpito in stile tardo rinascimentale Su una colonna dell’altare interno esiste una figura dell’Apostolo Giacomo assieme ai suoi seguaci ed alla tradizionale conchiglia, suo simbolo, mentre su di una colonna più grande si può vedere una palla di cannone risalente alla guerra contro gli svedesi.
La cappella di San Silvestro, nel quartiere di Goldbach, è la più antica costruzione religiosa della regione del lago e contiene affreschi risalenti al IX secolo.
Il municipio fu eretto durante il periodo rinascimentale e la sua sala consiliare è decorata con un ciclo di personaggi scolpiti nel legno di tiglio. Le figure rappresentano la gerarchia nei possedimenti imperiali, dai principi ai contadini. Sistemate in gruppo di quattro, costituisce il cosiddetto quaternione imperiale.
Il municipio
Il granaio serviva come centro del commercio delle granaglie in Überlingen e, sin dal suo completo restauro avvenuto nel 1198, è una delle strutture più attraenti della città. La costruzione, posta direttamente sul lago, può essere vista già da molto lontano. Alcuni documenti datano il granaio al 1421, ma ricerche più approfondite fanno risalire alcune parti al 1382 e, alcuni resti di fondazioni, fanno pensare che questo fu il sito di un edificio più antico, ma di eguali dimensioni. La costruzione, come la vediamo ora, è del 1788 e il suo stile può essere considerato di transizione tra il barocco ed il classico.
La chiesa francescana fu eretta nel 1348 in stile romanico e convertita in barocco nel XVIII secolo. La cappella di San Michele, posta appena fuori città, risale all’anno mille e fu la prima parrochia cittadina. E’ stata gravemente danneggiata durante l’assedio di Überlingen.
Abbiamo terminato la visita della parte architettonica, ma prima di lasciarvi rilassare vogliamo ancora descrivere alcune curiosità geologiche che possono essere definite dei veri scherzi della natura.
La posizione di Überlingen, ai limiti dell’altipiano svizzero, lo pone all’estremità della morena glaciale della seconda era. I ghiacciai dell’ultima era glaciale hanno tagliato la regione creando un miscuglio di morene e profonde fenditure, la più profonda delle quali si trova tra la foresta di Hödingen ed il lago.
Il Teufelstisch è una colonna di feldspato di 20 – 22 metri di diametro che si immerge nelle acque del lago a circa ottanta metri dalla riva tra Überlingen e Walhausen. Tra il 1975 ed il 1990 molti sub furono colpiti dalla sindrome di Caisson dopo essersi immersi nelle immediate vicinanze della colonna per cui, dopo la morte di parecchi sub esperti e la scomparsa di due persone, la zona è stata proibita alla balneazione.
Lo Spetzgart, antico termine alemanno che si traduce giardino di spiedi, è il risultato di un processo geologico che ha dato forma alle regioni orientali dell’altipiano svizzero. L’area immediatamente a ovest della città è cosi chiamata per le sue formazioni a torre.
Ora il visitatore può decidere se vuole approfittare delle sorgenti calde delle terme o se invece preferisce passeggiare sul lungo lago o immergersi nelle fragranze del giardino cittadino, un vero e proprio orto botanico con rose, cactus e piante esotiche.
Lasciamo definitivamente il Bodensee e ci addentriamo all’interno della regione per andare a visitare l’abbazia di Salem.
Fondata nel 1136 da Gunthram di Adelsreute come emanazione dell’abbazia di Lützel in Alsazia, divenne presto un prominente e prosperoso monastero cistercense. Tra il 1182 ed il 1311 furono aggiunti degli splendidi edifici ed una magnifica chiesa, tanto è vero che Salem era considerato il più bello e più ricco monastero della Germania, famoso per la sua rinomata ospitalità. Tra i suoi grandi benefattori ci furono Corrado di Svevia, Federico Barbarossa e il Papa Innocenzo II. Gradualmente l’abbazia cominciò a declinare e fu quasi del tutto distrutta da un incendio nel 1697. Solamente la chiesa si salvò. La ricostruzione iniziò immediatamente e il monastero risorse in un impressionante complesso barocco. Nel 1802 la biblioteca possedeva trentamila volumi e un gran numero di manoscritti, ma a settembre dello stesso anno il monastero fu soppresso e la proprietà passò al Margravio del Baden. La biblioteca fu trasferita all’abbazia di Petershausen e poi venduta all’Università di Heidelberg. La chiesa è un magnifico esempio di struttura gotica con un interno molto luminoso ed ornato da statue. Purtroppo il suo campanile con le quindici campane fu distrutto nel 1805.
Ci inoltriamo ulteriormente verso l’interno per visitare Pfullendorf, meravigliosa cittadina posta sulla strada del barocco, sul circuito delle case pittoresche e sulla via dei pellegrini verso Santiago de Compostela.
Il centro storico è costellato di numerose case a graticcio che in estate sono letteralmente ricoperte da gerani donando all’ambiente uno charme unico. Per la prima volta in questo itinerario siamo indecisi su cosa consigliare di vedere in particolare. Tutto è cosi bello che faremmo un torto gravissimo alla cittadina se menzionassimo solo qualcosa. Per cui diciamo guardate ogni cosa in dettaglio senza dimenticare anche il più piccolo recesso. Il villaggio non è molto grande e pertanto non vi porterà via troppo tempo anche se lo visiterete con pignoleria.
Con la visita di Pfullendorf termina l’itinerario proposto. Non vorremmo sembrare presuntuosi, ma crediamo che anche questa volta abbiamo avuto la possibilità di ammirare cose veramente belle, sia dal punto naturalistico che architettonico. Come tutti gli itinerari contemplati nella guida della Germania, anche questo è stato piuttosto impegnativo ed ha richiesto parecchia preparazione mentale per assimilare tutto ciò che si è visto. Tuttavia, abbiamo anche avuto il tempo di rilassarci in posti bellissimi come l’Allgovia ed il lago di Costanza e di godere della buona cucina della Baviera e del Baden Württemberg senza dimenticare i vini e la birra. Cosa vogliamo di più?
Elenco strutture di sosta per camper
Località | Indirizzo struttura | Coordinate Lat – Long | |
Riedlingen
|
Stadthalle, Alte Unlingerstrasse, Riedlingen | 48.15170 – 9.47808 | |
Bad Waldsee | Waldsee-Therme, Unterurbacher Weg 26, Bad Waldsee | 47.91471- 9.76055 | |
Ravensburg | Wohnmobilstellplatz Ravensburg, Mühlbruckstrasse, Ravensburg | 47.78193 – 9.60016 | |
Wangen in Allgäu | P17 Vorderes Ebnet, Am Klosterle, Wangen im Allgäu | 47.68163 – 9.83406 | |
Lindau
|
Blauwiese P1, Reutinerstrasse, Lindau | 47.55842, – 9.70047 | |
Wassenburg
|
Blauwiese P1, Reutinerstrasse, Lindau | 47.55842, – 9.70047 | |
Meersburg | Wohnmobilstellplatz Allmend 1 und 2, Allmendweg, Meersburg | 47.70133 – 9.27217
|
|
Costanza
|
Dobele P2, Grenzbachstrasse, Kostanz | 47.65732 – 9.16888 | |
Überlingen | Reisemobilhafen, Kurt Hahn Strasse, Überlingen | 47.77575 – 9.14992 | |
Salem | Campinghof Salem, Weildorferstrasse 46, Salem | 47.76929 – 9.30671 | |
Pfullendorf | Seepark Linzgau, Litzelbacherweg, Pfullendorf | 47.93211 – 9.23864 |