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Fior di Cacio a Vallo di Nera, in Umbria

da Redazione
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Il borgo di Vallo di Nera, piccolo gioiello incastonato nella valle del fiume omonimo tra i boschi dell’Umbria ospita la diciottesima edizione della mostra mercato “Fior di cacio”, rassegna dedicata alle migliori produzioni casearie artigianali locali e ai prodotti umbri. Il nome della manifestazione vuole coniugare tre caratteristiche salienti dell’iniziativa: la volontà di dare spazio al meglio delle produzioni casearie dell’Umbria, l’esaltazione del ruolo dei pascoli umbri, le cui varietà floreali sono essenziali nel conferire aromi e fragranze particolari ai formaggi e il recupero di produzioni di nicchia, a rischio scomparsa, di cui è simbolo il fiore molle allo zafferano, formaggio fresco recuperato dall’oblio che ha fatto da apripista a una serie di sperimentazioni, oggi fiore all’occhiello delle aziende locali.

L’evento, ideato e organizzato dal Comune di Vallo di Nera, offre al visitatore il suggestivo scenario del borgo medievale tra le cantine e le vie antiche del paese, immerso in un invidiabile scenario naturale, tra le cime del monte Coscerno e del monte Maggiore. Le strade del centro storico si animano di banchi di assaggio e vendita dei migliori formaggi artigianali umbri e non solo, opere di gastronomia d’autore, offrendo la possibilità ai visitatori e ai gourmet di conoscere, degustare e acquistare deliziosi formaggi, sapori e forme differenti: dal pecorino stagionato in botte, profumato di erbe aromatiche, al primo sale a latte crudo, dal più raffinato caprino abbinato al bicchiere di birra artigianale, alla ricercata ricotta salata della Valnerina, tra i prodotti principe della tradizione pastorale di questi luoghi, Presidio Slow Food dal 2019, ricavata esclusivamente da latte ovino di greggi pascolate in Valnerina senza l’utilizzo di mangimi.

Fior di Cacio fu ideata per dare il valore che merita a un mestiere antico della Valnerina, quello del pastore, per preservarlo dall’oblio; anche questo anno la manifestazione permetterà ai visitatori di immergersi in questa realtà strettamente connessa all’identità e all’economia dei luoghi, ascoltando testimonianze e racconti, provando anche due specialità della cucina pastorale: il pecorino cotto ai ferri e la vera pasta Cacio e pepe, preparata all’interno di una forma di cacio. Nel borgo antico di pietra, i banchi dei formaggi si mescoleranno alle altre tipicità alimentari dell’Umbria, come la norcineria locale, i tartufi, lo zafferano, i legumi, i vini, le confetture ed alla tradizione manifatturiera artigianale.

Oltre alle iniziative legate al formaggio come laboratori, degustazioni e percorsi di assaggio, saranno affrontati momenti di riflessione su temi di attualità come la sicurezza alimentare, il problema delle contraffazioni e la necessità di favorire forme associative tra i produttori. A Fior di Cacio non mancheranno poi attività all’aria aperta come il rafting lungo il fiume Nera; le escursioni lungo i sentieri di valle, mezza costa e montagna, che si inoltrano tra le tartufaie presenti nei boschi della zona; le passeggiate con gli asinelli; le iniziative per bambini; i concerti di musica popolare e gli artisti di strada che animeranno i vicoli del castello di Vallo di Nera.

La manifestazione sarà anche l’occasione per conoscere il ricco patrimonio culturale e naturalistico di Vallo di Nera e dei suoi dintorni, scoprendo le principali testimonianze storico-artistiche e architettoniche del paese. La cerchia di mura medievali, gli scorci caratteristici, le loggette rampanti, le torri, le chiese romaniche di Santa Maria Assunta e di San Giovanni Battista, con gli affreschi del Tre e 300 e 400. Il dipinto della Processione dei Bianchi di Cola di Pietro da Camerino, nella chiesa di Santa Maria, che rappresenta la più importante testimonianza iconografica del movimento di pacificazione che attraversò l’Italia e il nord Europa alla fine del 300; l’affresco della parrocchiale La Dormitio Virginis, firmato da Jacopo Siculo, pittore della cerchia di Raffaello Sanzio, costituisce un superbo esempio di committenza religioso-politica, legata direttamente alle vicende del castello di Vallo e a una più ampia questione ebraica. Nella Casa dei Racconti, i visitatori ritroveranno la memoria orale di storie, favole, ricette e le tipiche ed umoristiche Vallanate; nel chiostro del Convento francescano e nella chiesa di Santa Caterina saranno presenti due mostre dedicate ai graffiti e alla Ex- Ferrovia Spoleto-Norcia, oggi stupendo tracciato da percorrere a piedi o in bicicletta.

Fior di Cacio è realizzato con il contributo del Gal Valle Umbra e Sibillini PSR per l’Umbria 2014 – 2020 mis. 19.3 e con il patrocinio e la collaborazione di: Regione Umbria, Promocamera – Camera di Commercio dell’Umbria, Provincia di Perugia, Cedrav – Centro Documentazione Ricerca Antropologica In Valnerina ed Onaf – Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Formaggio.

Maggiori informazioni
www.fiordicacio.com
facebook @FiorDiCacio

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