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Il camper in inverno – Pneumatici invernali, le differenze

da a.cortellessa
218 letture a sciare con il camper!

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Un po’ come una banale pioggia che diventa immancabilmente un’ “allerta meteo”, in epoca di “diluvio” di notizie che ci inseguono da più canali, web, tv e social, a metà novembre – ma il tam tam mediatico comincia a breve, dalla fine di ottobre – i canali di informazione ci ricordano che per la maggior parte di strade e autostrade scatta l’obbligo di avere a bordo i “dispositivi invernali”. Che non vuol dire, sia ben chiaro, come spesso si sente dire da qualcuno male informato, che dobbiamo tassativamente montare un treno di pneumatici invernali, ma semplicemente dotare il nostro veicolo di attrezzature da utilizzare in caso di neve o strade ghiacciate. Gli pneumatici invernali sono una di queste, ma anche le classiche vecchie e care (per l’affetto, per l’acquisto sono economiche!) e mai obsolete catene da tenere nel gavone vanno bene, senza dover per forza acquistare quattro costosi pneumatici nuovi. Specie se usiamo poco o nulla il camper in inverno, le catene restano il miglior compromesso tra utilità, praticità e costi; ma delle catene parleremo a breve in un articolo dedicato, qui analizziamo pro e contro degli pneumatici invernali.

pneumatici invernali camper (con fori per eventuale chiodatura dove permessa)

Pneumatici invernali
Tanti anni fa, le gomme invernali erano riconoscibili a colpo d’occhio: infatti assomigliavano molto ad aggressivi pneumatici da fuoristrada, con scolpitura profonda e tasselli ben distanziati. Oggi le “gomme termiche” (termine più usato oggigiorno per indicare gli pneumatici invernali) sono più stradali, discrete nell’aspetto e non differiscono tanto da quelle estive (o dai sempre più diffusi pneumatici “quattro stagioni”). La profonda scolpitura ha lasciato il posto ad una fitta serie di microintagli nel battistrada, con i tasselli delle gomme percorsi trasversalmente da tante micro fenditure che creano una sorta di effetto ventosa sul ghiaccio e sulla neve, garantendo maggiore tenuta sia in curva che in accelerazione e frenata. In effetti, buona parte del lavoro lo fa però la silice, inserita abbondantemente nella mescola, che permette allo pneumatico di “scaldarsi” su superfici gelate, ma anche quando la temperatura della strada scende a 7 gradi o meno. Una sorta di “contatto caldo” tra superfici gelide o molto fredde, che garantisce l’aderenza che una gomma estiva tradizionale non potrebbe neanche lontanamente eguagliare. Test condotti da enti di certificazione (come il mitico TUV tedesco) e da costruttori di pneumatici hanno evidenziato che, con neve o ghiaccio ma anche semplicemente su asfalto bagnato e freddo, il miglioramento degli spazi di frenata è nell’ordine del 10/20%: percentuale che può equivalere ad evitare un tamponamento! Ai primi caldi si deve poi provvedere a rimontare gli pneumatici estivi: durante la primavera e peggio in estate, l’asfalto raggiunge temperature estreme e le costose gomme invernali si logorano precocemente, oltre a dare un effetto un po’ “gelatinoso” alla guida vista la morbidezza del battistrada. Tecnicamente però, ricordiamo che non è vietato circolare con pneumatici invernali anche nelle altre stagioni, magari perché dobbiamo “finire” le gomme prima di procedere all’acquisto di un nuovo treno, purchè il codice di velocità sia il medesimo delle gomme estive riportato sul libretto di circolazione (questo perché un tempo era facile che spesso le gomme invernali avessero un codice di velocità inferiore).

differenze nel battistrada tra pneumatici estivi ed invernali

La sicurezza
L’utilità derivata dagli pneumatici invernali però non solo allevia lo stress per il costoso esborso necessario, ma fa guadagnare in sicurezza. Diversamente da quello che un po’ genericamente si pensa, gli pneumatici invernali non sono utili solo per la neve o per il ghiaccio ma anche per la guida su asfalto molto freddo bagnato, situazione tipica della brutta stagione, dove la capacità di scaldarsi e conseguentemente di aderire al suolo supera quella degli pneumatici estivi che restano meno elastici, non riuscendo ad entrare in temperatura. Questo effetto delle gomme estive è sensibilmente più avvertibile alla guida montando pneumatici molto economici, dove la gomma sintetica sostituisce il più pregiato caucciù.
Nel bilancio dei pro degli pneumatici invernali bisogna però mettere in conto come valore aggiunto anche la scomodità di dover montare e smontare le catene quando capitano brevi tratti non innevati per evitare di massacrare ruote e sospensioni: sicuramente la comodità ripaga la spesa! Non dimentichiamo poi che la necessità di montare le catene – la legge di Murphy insegna – accadrà probabilmente durante una tormenta, sul ciglio di una strada mentre ingombriamo la carreggiata, magari senza guanti, probabilmente senza riparo e con le istruzioni che non si riescono a leggere causa bufera di neve in atto … Una situazione che può sembrare un po’ grottesca, ma se vi siete mai trovati in una situazione di una forte nevicata sapete bene di cosa parliamo!
In conclusione di questo paragrafo sulla sicurezza, ricordiamo che in condizioni estreme (ma anche nella marcia normale) le gomme termiche non possono comunque garantire miracoli. Se la strada è già diventata una lastra di ghiaccio le gomme invernali aiutano, e molto, ma ci vogliono comunque una abilità alla guida non comune e una certa esperienza: tenere sotto controllo i nostri cari e (molto) pesanti camper non è facile in queste delicatissime situazioni.

Cosa dice il codice
L’uso degli pneumatici invernali è normato dal Codice della Strada che prevede l’equivalenza tra gomme invernali e catene nei tratti stradali dove è previsto l’obbligo di transito con catene a bordo o montate. I cartelli stradali generici indicano l’inizio dell’obbligo, dove è necessario viaggiare con dotazioni invernali; il cartello mobile su fondo blu “catene obbligatorie”, in genere posto dalla Polizia stradale durante una nevicata in atto, indica l’obbligo di circolare a partire da quel punto con catene o pneumatici invernali. Per essere in regola sulle strade dove vige l’obbligo di pneumatici invernali (se non abbiamo le catene a bordo), le gomme devono riportare sul fianco il simbolino della neve (un cristallo di neve dentro la sagoma stilizzata di una montagna) e la dicitura M+S “mud + snow” (fango e neve).
La normativa prevede che si possa usare come gomma invernale sia la misura riportata a libretto (con marcatura M+S) sia una qualsiasi delle altre misure indicate sulla carta di circolazione. Nel caso di montaggio di pneumatico invernale è possibile adottare un codice di velocità (indicato da una lettera posta sul fianco a seguire le misure e l’indice di carico) inferiore a quanto previsto a libretto, ovviamente vietato poi in estate (in caso di pari indice di velocità, come accennato, è possibile lasciare le gomme invernali montate anche in estate).

pneumatici invernali con logo M+S

La spesa
Un treno completo di quattro pneumatici invernali (ricordiamo che vanno montati sempre su tutte e quattro le ruote) richiede un budget sostanzioso: c’è da mettere in preventivo un costo a partire da almeno 600 euro a salire. C’è da prendere poi in considerazione l’eventuale acquisto di quattro cerchi dove tenerli montati definitivamente, in modo da evitare la maggiore spesa al momento del cambio stagionale per sostituirli sul cerchio, ma anche perché tanti smontaggi e rimontaggi non giovano alla salute della gomma nel lungo periodo. Teniamo in conto però che se, come già accennato, d’inverno il camper lo usiamo poco, magari solo per andare verso Sud a svernare, e non ci piace la settimana bianca, probabilmente una buona coppia di care, vecchie catene da tenere a bordo è la soluzione migliore

Un secondo treno di gomme e cerchi
Se le nostre destinazioni invernali verso le località di montagna o fredde sono frequenti, è il caso di prendere in considerazione l’acquisto di quattro cerchioni dove montare in maniera definitiva le gomme termiche. Un aggravio di spesa, non certo irrisorio ma con una sua valenza sia tecnica (meno stress alle gomme nel montaggio/rimontaggio) ma anche economica: la spesa per i cerchi si riammortizza nel tempo per il minor lavoro del gommista ad ogni cambio gomme di stagione. Per i camper che montano eleganti cerchi in lega però, ormai sono in tanti, l’impatto estetico di quattro cerchi in lamiera da tenere montati almeno cinque mesi l’anno non è certo un bel vedere. Per acquistare un secondo treno di cerchioni, dando un’occhiata sul web (specie su Ebay.de Germania cercando “felgen” o “stahlfelgen”, magari aggiungendo Ducato o Ford Transit ad esempio) è facile trovare buone occasioni, anche di cerchi poco usati o addirittura nuovi: al Nord Europa capita spesso che vengano montati cerchi in lega non appena acquistato il camper, dando via i cerchi originali mai usati.

cerchioni usati Fiat Ducato

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