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I desideri di viaggio dei francesi, per il 74% di loro, sono stati influenzati dalle misure sanitarie messe in atto per contenere questa pandemia di Covid-19, che non ha superato l’inesorabile crescita dei veicoli ricreativi, in particolare furgoni e furgoni convertiti. Al contrario, ha persino contribuito al loro successo. Sono diventati le stelle del “deconfinement”. Li vediamo continuamente nei media.
La pandemia ha anche notevolmente accelerato il telelavoro in Francia: 4 francesi su 10 (42%) si dicono addirittura pronti ad adottare il nomadismo digitale, che si riferisce a una persona che lavora in una professione che consente loro di lavorare online da remoto e viaggiare.
Assistiamo quindi all’emergere di un nuovo neologismo, la cui pratica ha subito un’accelerazione negli ultimi mesi: le “lavor-azioni”.
Si tratta di combinare le vacanze e il lavoro a distanza, dividendo liberamente il proprio tempo tra telelavoro e viaggi, scelta diffusa soprattutto tra i giovani.
Come possiamo vedere, il nostro buon vecchio camper è in piena trasformazione e tutto ciò non ci impedirà di approfittarne per scoprire quest’anno i meravigliosi tesori della Francia. Infatti, il barometro del turismo in camper mostra che il 98 per cento dei proprietari di questo tipo di veicoli vuole trascorrere le vacanze in Francia quest’estate.
Un’unica parola d’ordine quest’estate: Carpe Diem.
A significare “andiamo in giro, ci godiamo la vita e come un buon cittadino che rispetta sé stesso, sosteniamo i commercianti e l’economia francese”.
(Fonte: Destinea AVM. – gruppo francese di distribuzione veicoli e articoli da campeggio)
(pubblicato su Chouette News N°17: https://lnkd.in/deg4xPR)