La Cavalcata sarda è un’antica manifestazione culturale e folkloristica propria di Sassari che quest’anno si svolge il 12 maggio.
La Cavalcata consiste nella sfilata a piedi, a cavallo o sulle traccas, i caratteristici carri addobbati con fiori e oggetti della quotidianità, di gruppi provenienti da ogni parte della Sardegna. I partecipanti indossano il costume caratteristico del luogo di provenienza, spesso arricchito da elaborati ricami e gioielli in filigrana.
La manifestazione prosegue il pomeriggio nell’ippodromo cittadino dove cavalli e cavalieri si esibiscono in ardite pariglie e figure acrobatiche, per terminare in serata nella Piazza d’Italia, con i canti e i balli tradizionali sardi, sulle note di launeddas e fisarmoniche, che si protraggono per buona parte della notte.
Secondo lo scrittore Enrico Costa la prima edizione della Cavalcata risale al 1711, quando il Consiglio comunale di Sassari, sul finire della dominazione spagnola, deliberò di “far cavalcata” in omaggio al re Filippo V di Spagna. Alla manifestazione partecipò tutta la nobiltà sassarese, orgogliosa di mettere in mostra i propri costumi.
La manifestazione che possiamo ammirare oggi nasce invece il 20 aprile 1899, quando venne organizzata una sfilata di costumi sardi in onore di Umberto I di Savoia e della regina Margherita, giunti in città per l’inaugurazione del monumento a Vittorio Emanuele II. Di fatto fu un tributo al Re d’Italia da parte di tutto il popolo sardo, cosa non condivisa da tutti, essendo Sassari una delle prime roccaforti anti-monarchiche d’Italia. Tale manifestazione sarà poi ripetuta svariate volte in occasione delle visite dei reali a Sassari, come nel 1929, quando in città giunsero Vittorio Emanuele III e la regina Elena, e nel 1939, in occasione della visita del principe ereditario Umberto II di Savoia e della consorte Maria Josè.
Info: https://www.comune.sassari.it/
A cura di Roberto Serassio