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Quando sono sul camper non ho mai la fretta tipica di quando torno a casa dall’ufficio e devo mettere insieme un pasto per la truppa e per i figli affamati che tornano da scuola, non so se capita anche a voi ma i miei figli non fanno in tempo ad aprire la porta di casa che ancora prima di salutare chiedono cosa c’è da mangiare!
In sostanza è proprio quando sono fuori casa che ho quel languorino all’Ambrogio che devo necessariamente soddisfare… E cosa c’è di più gourmet e chic del tartufo? Tanto buono, aromaticamente invadente ed inebriante quanto difficile da trovare e soprattutto da mantenere.
Il Tartufo è un fungo ipogeo (ovvero che sta completamente sotto terra), ce ne sono diversi tipi, più o meno pregiati, neri e bianchi. Da quello nero estivo (chiamato anche scorzone), a quello bianco di Alba o di Acqualagna (per citare i più pregiati). C’è il Brumale e il pregiato di Norcia, e qualche altro…
Ogni tartufo ha le sue caratteristiche e peculiarità. La cosa che più li accomuna in cucina è che, come disse Gualtiero Marchesi quando gli si chiese un consiglio su come cucinarlo: “Il tartufo merita solo un gran rispetto”
Per la fortuna di tanti chef il tartufo non va cucinato od elaborato, perderebbe le sue qualità odorose, è vietatissimo cucinare il tartufo bianco, lo rovinereste irreparabilmente, e attenzione anche al nero, è meno delicato ma va cucinato delicatamente.
Qual è il problema principale del tartufo? Per lo meno per noi camperisti.
Il tartufo va consumato fresco, la sua conservazione è sempre stato il punto dolente, ecco quindi che quando noi siamo in giro col camper e lo troviamo lo dobbiamo necessariamente consumare quanto prima, a volte è dura riuscire a portarlo a casa per condividerlo con gli amici purtroppo.
Se mi seguite su questa realtà editoriale e avete letto gli articoli precedenti in merito alle novità del Cibus immagino vi stiate chiedendo cosa ci azzecchi il tartufo con questa serie di scritti. Tra le aziende di cui vi sto parlando ne ho incontrata una, guarda caso proprio delle Langhe, che ha trovato un metodo di conservazione del tartufo che pare proprio sia la panacea per noi camperisti.
Tutti sappiamo quali sono i nemici che impediscono ai prodotti alimentari di conservarsi: ossigeno e acqua principalmente.
Partendo dal presupposto che non è possibile mettere sotto vuoto i tartufi e il congelamento li rovina, escludendo anche la pastorizzazione perché avviene a caldo è facile rendersi conto che l’impresa appare quasi impossibile.
L’azienda Tartuflanghe è riuscita nell’impresa di creare un sistema di conservazione grazie alla “crioessicazione”. In pratica un sistema di essicazione a freddo, una vera e propria rivoluzione.
Grazie a questa azienda possiamo quindi acquistare tartufi e conservarli in casa, portarli con noi quando usciamo in camper, e godere di piatti gourmet con poca fatica. Nel loro shop vi sono prodotti decisamente interessanti e sfiziosi, io ho trovato molto utile in cucina la sezione dei condimenti. Con poca spesa si ottiene una grande resa; cercate il “Dalbosco” nel loro shop, non ve ne pentirete.
Assolutamente da non perdere gli snack … una merenda così gourmet quando vi ricapita?
Volete esagerare? Allora prendete il caviale di tartufo, immaginate la faccia dei vostri ospiti sotto al tendalino se gli presentate un piatto di spaghetti alla crema di uovo e parmigiano con un caviale del genere! Per i più golosi ci sono anche i dolci!
Io, ormai mi conoscete, sono un grande patito di tartufo e vi confesso che ho scoperto un mondo nuovo grazie a questa azienda, che ovviamente nulla ha a che vedere con quelle che fanno l’olio al tartufo falso.
A questo punto non mi rimane che augurare Buona trifola a tutti!!!
Se volete scoprire i prodotti di questa azienda andate su: www.tartuflanghe.com