Il palio delle oche di Campomarino (CB), istituito nel 2019, è una manifestazione di elevato contenuto culturale e sociale. Si rifà alle tradizioni medievali ed agli eventi che nei decenni e nei secoli scorsi hanno contraddistinto le celebrazioni in onore di San Vincenzo Ferreri.
Il palio si svolge l’ultima domenica di aprile, quest’anno il 28, ed ha origine da una leggenda che vuole che alla fine del XV secolo il borgo fu messo a ferro e fuoco dall’esercito turco.
La notte dello sbarco dell’esercito albanese guidato dal principe Skanderberg, chiamato dagli aragonesi per liberarsi definitivamente della presenza turca, i campomarinesi si salvarono da morte certa grazie alle oche che avvertirono il pericolo e, con il loro starnazzare, allertarono gli abitanti che prontamente si rifugiarono nella cripta della chiesa.
In occasione del palio il paese si veste a festa con i colori delle nove contrade attraverso le quali si snoda il corteo storico con sbandieratori, musici, cavalieri, dame e paggi. Non appena il corteo giunge in piazza Vittorio Veneto si da inizio al cerimoniale la cui fase più solenne è il giuramento dei conduttori i quali giurano sulla lealtà e sul rispetto delle regole del palio.
La competizione si svolge lungo il percorso che collega piazza Vittorio Veneto al sagrato della chiesa di Santa Maria a Mare. L’oca della contrada che giunge prima al traguardo si aggiudica il palio che sarà esibito dai contradaioli vittoriosi durante la la processione di San Vincenzo.
Info: https://paliodelleoche.altervista.org/
A cura di Roberto Serassio