“È un giorno con le nuvole per terra e salgo a Nusco a cercare la luce che non c’è” (Franco Arminio)
La scorsa notte è nevicato e il paesaggio è avvolto in un grigiore freddo, umido e lucido. E’ Pasqua e saliamo a Nusco, il balcone d’Irpinia.
Le montagne del Terminio-Cervialto sembrano scomparse dietro la coltre densa di nuvoloni minacciosi; solo qui e là, a tratti, si intravedono le cime ricoperte di bianco. Il tempo di un caffè e una sfogliatella a quasi mille metri d’altitudine in questo che è tra i borghi medievali più belli d’Italia, di una visita veloce alla concattedrale di Sant’Amato con la sua splendida cripta e ci dirigiamo subito verso l’agriturismo che ci ospiterà per il pranzo pasquale. Ovviamente la strada (meglio definibile come tratturo) non è delle migliori e scende curvando con una pendenza poco proponibile tra alberi bassi e asfalto a tratti. Dopo un solo chilometro percorso in circa 10 minuti di palpitazioni e segni evidenti di sconforto, siamo nel verde de “la Tartufaia” in compagnia di conigli, galline e oche che vagano libere attorno a noi.
Odisseo aspetta fuori dalla sala con le ruote comodamente adagiate sul piazzale messo a disposizione nell’agriturismo. Il pranzo a base di porcini e tartufo è luculliano e l’atmosfera conviviale al punto di farci sentire in famiglia. Si chiacchiera ad alta voce, si brinda con dell’ottimo aglianico, si scambiano auguri e strette di mano. Tobia, il padrone di casa, non smentisce la calorosa accoglienza che caratterizza tutta l’Irpinia e ci accompagna gentile e disponibile per tutta la pressoché infinita durata del pranzo. E’ ormai quasi l’ora del tramonto quando cominciamo a percorrere a piedi il selciato di pietra calcarea del centro storico nel disperato tentativo di digerire in fretta.
La bellezza di Nusco è sconvolgente: i vicoli strettissimi e i palazzi storici altissimi, gli affacci sui monti innevati e quelli sul verde delle valli, i resti della rocca longobardo-normanna e i parchi pubblici verdissimi e quieti.
“Vado in paesi come questo per pescare una desolazione che sia anche beatitudine. So che non troverò traffico né schiamazzi. Vado a pescare un silenzio per metterci dentro il mio rumore, la mia smania” (Franco Arminio)
10.04.2023 Sant’Angelo all’Esca (AV) – Gesualdo (AV)
Prima ancora di metterci in marcia contattiamo Michele della Pro Loco di Sant’Angelo all’Esca in cerca di rassicurazioni sul bizzarro meteo di Pasquetta e sulla strada migliore da percorrere. A fronte dei circa venti chilometri che ci separano dalla meta, scegliamo di viaggiare per più di 40, ma tutti su strade statali e provinciali ben messe.
Nella piazza di questo paesino di 700 anime immerso nella natura e incastonato nel cuore dell’Irpinia, contornato da vigneti che si estendono a perdita d’occhio, hanno già acceso la brace sotto a “lo ruoto” (grande teglia di rame solitamente utilizzata per cuocere “lo pastiero”). Michele, appena ci intravede e ci riconosce come quattro forestieri, corre da noi a presentarsi e ad accoglierci. L’atmosfera di convivialità, la forza della comunità, il buon vino e le tarantelle campane fanno il resto e spazzano via i nuvoloni scuri per regalarci un giorno di festa freddo, ventoso, ma godibilissimo. Ci lanciamo subito nella mischia e balliamo fino a perdere le forze; godiamo appieno di questo clima così allegro da essere ormai raro a trovarsi. Ad accompagnare il tutto ci pensa un buon piatto di ziti con asparagi, pomodorini e speck, l’agnello con le patate, i pizzilli fritti e i formaggi tipici irpini.
Osservare la carne cuocersi nel ruoto è un’esperienza per noi assolutamente inedita: la teglia misura almeno 2 metri di diametro e pende sulla brace appesa ad un gancio; il coperchio è legato ad una carrucola e la brace è disposta sia sotto la teglia che sul coperchio. Ogni volta che i volontari della Pro Loco sollevano il coperchio per controllare lo stato di cottura dell’agnello con le patate, l’odore invade la piazza.
A fine pranzo ci vien voglia di un buon caffe. Stiamo per avviarci al camper quando Michele ci ferma e ci chiede perché stiamo andando via. Chiama subito il proprietario del bar e lo invita a tirar su la serranda, aprire il locale e soddisfare la nostra impellente voglia di caffeina.
Sant’Angelo all’Esca, provincia di Avellino: un gioiello nel suo essere comunità, unione, collettività ospitale; un luogo che sicuramente resterà nel cuore, un luogo dove tornare e ritrovarsi. Qui si conservano tutte le eccellenze irpine, frutto dell’indissolubile legame di un popolo con le sue radici, un tesoro nascosto tra il serpeggiare di fiumi, valli rigogliose e monti, pietre preziose che il tempo ha saputo custodire con cura e passione, mantenendo intatte cultura e tradizioni. Lasciamo la piazza con quattro grandi sorrisi ben stampati in volto, entusiasti e meravigliati da questa emozionante sorpresa che ha saputo colorare di gioia la nostra Pasquetta.
“Sacro non è raccontare ciò che sai Ma quello che ti commuove E non sai perché” (Franco Arminio, Sacro Minore)
Nel pomeriggio ci concediamo un’ultima tappa prima del rientro a casa di domani. Gesualdo è troppo vicina per rinunciare ad andarci. Giusto il tempo di una visita al castello del Principe dei Musici, il madrigalista Carlo Gesualdo, di un girovagare senza meta tra i caratteristici vicoli in pietra del centro storico d’impianto medievale e siamo pronti per salutare anche quest’altra vacanza.
Punti sosta nelle località citate in questa vacanza:
Zungoli. Parcheggio comodo al centro alle coordinate 41°07’32.8″N 15°12’11.8″E nei pressi del bar Nisco. Area sosta camper comunale gratuita con elettricità e carico (no scarico) in strada provinciale 63.
Vallata. Parcheggio gratuito videosorvegliato alle coordinate 41°02’05.1″N 15°15’05.0″E presso Villa Comunale.
Caposele. Parcheggio gratuito con carico acqua alle coordinate 40°49’04.2″N 15°13’18.5″E presso museo delle macchine di Leonardo
Nusco. Area sosta camper comunale con servizi di carico, scarico ed elettricità in via Donato Antonio Mottola
Sant’Angelo all’Esca. Parcheggio gratuito senza servizi alle coordinate 41°00’37.0″N 14°59’33.4″E in Via Don Giovanni Bosco.
Gesualdo. Parcheggio gratuito senza servizi in via ex campo sportivo