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Raduno Internazionale dello Spazzacamino

da Redazione
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Superato il traguardo delle quaranta edizioni, il Raduno Internazionale dello Spazzacamino riprende il proprio viaggio di riscoperta e valorizzazione del mestiere, prima di tutto, e delle emozioni che da secoli circondano la figura del fumista. Perché in fondo si tratta di questo: una piccola vallata alpina, nell’ottocento conosciuta addirittura come valle degli spazzacamini tanti furono gli uomini adulti ma anche i piccini che partirono lungo le rotte del Nord Europa, che vuole riconoscere l’importanza contemporanea dello spazzacamino, senza dimenticare le pagine scure dello sfruttamento che hanno caratterizzato una buona parte del grande libro scritto dagli uomini neri.

E così anche quest’anno, sul finire dell’estate, Santa Maria Maggiore (VB) e l’intera Valle Vigezzo ospiteranno centinaia di spazzacamini provenienti da ogni angolo del pianeta per celebrare il loro mestiere, che proprio qui, in questo angolo remoto d’Italia, ha le radici più autentiche. Dal 30 agosto al 2 settembre la valle ossolana sarà cornice per una serie di appuntamenti in grado di richiamare come sempre migliaia di turisti e viaggiatori desiderosi di entrare in contatto con un mondo antico e affascinante, quello del mestiere del fumista.


La storia del Raduno Internazionale dello Spazzacamino ha radici profonde, in Valle Vigezzo. Da questa valle alpina al confine con la Svizzera intere generazioni di emigranti spazzacamini partirono verso Francia, Germania, Austria ed Olanda: i loro sacrifici furono enormi, ma fu nel 1800, con lo sfruttamento dei bambini, che si scrisse una delle pagine più nere di questo rapporto tra uomo e fuliggine. A ricordare questa fase drammatica c’è un monumento simbolo, il piccolo spazzacamino di Malesco, paese più popoloso della Val Vigezzo: il bimbo rappresentato è Faustino Cappini, originario di Re (altro paese della valle), che, terminata la pulizia di un camino, alzò le mani per dimostrare di aver portato a termine il lavoro: sfiorando i fili dell’alta tensione il piccolo morì fulminato.
Un mestiere antico, quello dello spazzacamino, che oggi viene celebrato grazie ad un evento unico al mondo in grado di richiamare ogni anno migliaia di visitatori da tutta Italia e non solo: pur mantenendo numerosi momenti di festa, apprezzati dagli spazzacamini provenienti da ogni angolo del mondo, gli organizzatori della manifestazione invitano da sempre a mettere da parte l’immagine un po’ poetica e scanzonata dello spazzacamino Bert interpretato da Dick Van Dyke nel film Mary Poppins.

Il Raduno Internazionale dello Spazzacamino vuole infatti celebrare l’autenticità di un mestiere oggi tutelato e moderno, ma che nel recente passato si è legato anche a vicende drammatiche, raccontate nel multimediale Museo dello Spazzacamino. Per molto tempo la vita dello spazzacamino fu infatti durissima, non deve dunque meravigliare se generazioni intere di fumisti hanno scelto di dimenticare e sono dovuti trascorrere decenni prima che dalla rimozione si potesse passare alla celebrazione, con il desiderio di rendere onore agli avi, alla loro fatica e ai loro sacrifici. Così, all’inizio degli anni ottanta, il primo raduno vide sfilare a Santa Maria Maggiore una trentina di fumisti: negli anni la crescita è stata esponenziale, fino a raggiungere il record della passata 40esima edizione, che ha visto circa 1800 spazzacamini sfilare per le via di Santa Maria Maggiore.


Quest’anno saranno circa un migliaio gli spazzacamini che, accompagnati dagli attrezzi del mestiere, colorati di fuliggine sui volti e con gli abiti di lavoro tradizionali (tutti neri, tranne per la delegazione olandese, che si differenzia da sempre con la propria divisa di un candido bianco), torneranno in Italia da tutto il mondo: un evento in grado di unire popoli e culture, una manifestazione corale che dovrà però rinunciare anche quest’anno alla presenza delle nazioni dell’est Europa. Mancheranno infatti Russia, Lituania, Ucraina, Moldavia, a ricordare quanto il conflitto alle porte dell’Europa continui a compromettere la pace nel Vecchio Continente. Il Raduno, nonostante queste defezioni, potrà contare anche per la sua 41esima edizione su un numero importante di partecipanti e saranno numerose come sempre le Nazioni rappresentate. Germania, Svizzera, Danimarca, Svezia e Finlandia le nazioni più rappresentate nella grande parata che prenderà avvio alle ore 10 di domenica 1 settembre (sarà possibile raggiungere Santa Maria Maggiore da Domodossola e da Locarno a bordo dei treni della Ferrovia Vigezzina-Centovalli senza problemi di traffico e parcheggio, info su www.vigezzinacentovalli.com – prenotazione fortemente consigliata). Lo storico evento è organizzato come sempre dall’Associazione Nazionale Spazzacamini con la collaborazione del Comune e della Pro Loco di Santa Maria Maggiore.

L’edizione 2024 è realizzata con il prezioso sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte, del Museo Regionale dell’emigrazione vigezzina nel mondo, con il contributo di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale e Fondazione BPN per il territorio e con la collaborazione dell’Associazione Musei dell’Ossola, dei Comuni della Valle Vigezzo, della Città di Domodossola, della Pro Loco di Domodossola, del Gruppo AIB della Valle Vigezzo. Tradizioni, storie autentiche e dai risvolti a volte drammatici che possono e devono essere riscoperte, anche grazie alla visita al Museo dello Spazzacamino di Santa Maria Maggiore, che ogni anno accoglie più di 10.000 visitatori, colori e profumi di un tempo, un salto nel passato ed anche nel futuro di un mestiere oggi tutelato, specialmente nel nord Europa. Insieme ad un pizzico di goliardia e divertimento: un mix di ingredienti che consente al Raduno Internazionale dello Spazzacamino di rinnovare ogni anno la magia e suggestione di un evento unico al mondo.
Info e programma: http://www.santamariamaggiore.info/
A cura di Roberto Serassio
Credit foto Susy Mezzanotte

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