Il Covid, tra gli effetti collaterali, fortunatamente alcuni buoni come questo, ha avvicinato migliaia di persone al camper e alla vacanza in libertà per la prima volta, grazie ad una indiretta e involontaria campagna di comunicazione dei media generalisti che ha identificato questo tipo di turismo come uno dei pochi sicuri in questi difficili momenti di pandemia.
Sui social, una delle domande più frequenti nell’ultimo anno è stata la richiesta di aiuto per scegliere il camper, seguita a ruota da tanti altri dubbi che – giustamente – i meno esperti e i neofiti si sono posti prima di affrontare un impegno economico così rilevante. E anche per chi si è avvicinato all’usato non è andata molto meglio, i prezzi, come purtroppo logico, hanno seguito l’aumento enorme della domanda che c’è stato, schizzando verso l’alto.
Girare Liberi vuole aiutare i lettori e soprattutto i tanti che si sono avvicinati e si avvicineranno al camper in questi mesi, a scegliere con qualche informazione in più: sbagliare l’acquisto del camper, magari prendendone un tipo che non fa al caso nostro, è un’operazione impegnativa finanziariamente e l’errore poi si paga caro se dobbiamo/vogliamo rivendere il modello acquistato per sostituirlo con uno che abbiamo capito essere migliore per le esigenze del nostro equipaggio.
Partiamo quindi, per questa prima puntata, con l’analisi dei generi di camper che possiamo acquistare; a cadenza regolare proseguiremo con questi articoli, esaminando man mano tutte le altre caratteristiche dei camper. Diversamente da quando acquistiamo in famiglia una nuova automobile, dove abbiamo ben chiare le esigenze che dovrà soddisfare, e la scelta si fonda soprattutto su marca e modello visto che storicamente chiunque ha almeno una dimestichezza di base su questo argomento, per i camper spesso le idee non sono chiare, ed è facile che sbaglino anche persone non alla loro prima esperienza. Il camper è un po’ come la casa: magari ci innamoriamo di una bella ma poi stanze e servizi devono collimare con le esigenze familiari, e bello non sempre va d’accordo con pratico. Il meraviglioso terrazzo che ci ha colpito, potrebbe essere meno utile del garage o della stanza in più. Peggio ancora può andare se arrediamo subito tutta la nuova casa senza averla vissuta prima un po’: potremmo trovarci con mobili stupendi ma poco funzionali alla nostra vita quotidiana, o che ci stancano poco dopo perchè troppo estrosi e delicati seppur di design. Prima di affrontare poi l’acquisto del camper c’è inoltre da sottolineare un consiglio non solo importante ma diremmo fondamentale: noleggiarne uno per una o meglio almeno due uscite in stagioni diverse, sperimentando possibilmente caldo e freddo. Potremmo scoprire che ci piace alla follia o forse detestiamo alcune scomodità, o magari che piace a papa e figli ma alla signora proprio non va giù, o ancora che il campo d’azione è limitato a poche centinaia di chilometri se abbiamo solo il weekend libero: insomma, provare (il noleggio) prima di acquistare non va considerata una spesa ma piuttosto un investimento per capire se siamo tagliati per il camper … https://www.girareliberi.it/2021/06/18/il-camper-non-e-per-tutti/
Tipologie di camper
Pur se di modelli ne esistono a centinaia, le scelte possibili per quanto riguarda le tipologie di camper fondamentalmente sono solo quattro (furgonato, semintegrale, mansardato, motorhome), già sufficienti però a instillare molti dubbi e domande per chi ancora non abbia maturato un po’ di esperienza. Una quinta e nuova fascia di veicoli si sta affacciando sul mercato da qualche anno, i minivan, cugini minori dei van furgonati ma di fatto si tratta di auto camperizzate, che non usano le meccaniche dei veicoli commerciali come base ma quelle delle grandi monovolume o dei piccoli furgoni: si tratta ancora di un fenomeno di estrema nicchia, per cui lo tratteremo in coda.
Proviamo ora quindi a valutare gli aspetti diversi delle categorie dei camper veri e propri, spiegando a grandi linee i principali vantaggi e svantaggi delle rispettive tipologie.
Furgonati o van
Sono i camper che condividono la carrozzeria in lamiera del furgone commerciale da cui derivano. La migliore qualità che vantano sono gli ingombri ridotti e le dimensioni compatte, aspetti li rendono agili da guidare e da parcheggiare: in qualche caso entrano anche dove ci sta una normale automobile. Viste le dimensioni più contenute, sono veloci e stabili, consumano meno, offrono una migliore aerodinamica e un minor peso generale. Da un punto di vista tecnico, rispetto ai camper con cellula applicata sul telaio (cd. “pannellati” in gergo), sono molto meno sensibili alle infiltrazioni (seppur ci siano sempre i vari oblò che potrebbero perdere la sigillatura). Come principale limite, di contro, sono necessariamente più piccoli all’interno, non possono avere un gavone passante trasversale come gli altri camper ma solo longitudinale sotto il letto, hanno spazi interni molto più sacrificati, risentono maggiormente delle temperature (sia freddo che caldo) rispetto ai camper con cellula, per quanto la coibentazione degli ultimi anni stia migliorando questo importante aspetto. Amati da tanti camperisti, soprattutto dai giovani che li associano ad un’immagine sportiva o da persone più mature che ne apprezzano la guida e la gestione agile per via delle dimensioni contenute, stanno avendo un clamoroso successo sul mercato nelle ultime stagioni, con trend di crescita notevoli. Nonostante le dimensioni ridotte, prevedono generalmente dai due ai quattro posti letto, talvolta cinque (sono casi molto rari), ma sempre con un certo incastro degli spazi disponibili. Il “must have” nelle ultimissime stagioni, sono i modelli con tetto sollevabile a soffietto, un modo per creare nelle soste quello spazio verso l’alto che altrimenti non potremmo sfruttare. Come costo, pur essendo la parte più economica dei listini dei camper in genere, i prezzi sono comunque quasi allineati ai camper pannellati. A parte rari casi sotto i 40.000 euro (versioni base o più spartane dove però spesso vanno aggiunti optional più o meno obbligatori), la maggior parte dell’offerta è tra i 40 e i 55.000 euro, con una scelta enorme e ottime proposte. Al di sopra di queste cifre troviamo i van top di gamma con prezzi che possono arrivare a superare i 60.000 euro per furgonati di eccellenza e con motorizzazioni più prestanti.
Semintegrali (o profilati)
La categoria di camper più diffusa sul mercato, la base meccanica con cabina guida in lamiera originale del produttore del telaio, abbinata ad una cellula (la parte che fa da “casa”) costruita dal produttore di camper. Più aerodinamici per via del cupolino frontale spiovente verso il parabrezza, eleganti e spaziosi internamente, sono dotati di tutti confort, ben coibentati termicamente, offerti in centinaia di varianti delle disposizioni interne. Non è un caso quindi che siano tra i preferiti e i più venduti sul mercato (ma i van stanno insidiando questa classifica, in Francia hanno superato gli altri tipi di camper). Sono flessibili e trasversali ad ogni esigenza, con proposte per qualsiasi equipaggio, non hanno particolari controindicazioni o svantaggi, se non una minore cubatura della parte centrale/anteriore della cellula rispetto ai più alti mansardati, che può sacrificare un po’ la fruibilità del letto anteriore trasversale e del tavolo della dinette che potrebbe risentire dell’uso del letto basculante. Sono generalmente proposti con quattro o cinque posti letto, e omologati per altrettanti in viaggio. Spesso però, specie per i modelli più lunghi (anche oltre sette metri), siamo già sul filo dei 35 quintali di portata massima con patente B, con i molti limiti che ne derivano.
A livello di listini, seppur partano (diciamo piuttosto teoricamente, spesso si tratta di versioni di fatto irreperibili o prive di optional “necessari”) sotto i 40.000 euro per rarissimi modelli, la forbice dell’offerta più ampia si colloca tra i 40 e i 55.000 euro per la maggior parte delle proposte, ma è facile che si possa arrivare ben più in alto per i modelli più belli e accessoriati dei marchi più blasonati.
Tra i semintegrali sta crescendo oggi la categoria – che qualche marchio identifica come “campervan”, qualcun altro come semintegrale compatto – in tutto e per tutto simile a quella dei semintegrali ma con qualche centimetro in meno specie sulla larghezza (generalmente intorno a 2,10 mt contro i 2,30/2,35 standard) che li rende decisamente più agili, simili ai furgonati per dimensioni e pesi se intorno ai sei metri/sei metri e mezzo, ma senza i limiti di questi e con tutti i vantaggi del pannellato (soprattutto cellula meglio coibentata e spazi, specie per i gavoni).
Mansardati
I camper per come sono sempre stati nell’immaginario collettivo, tanto da essere usati come icone della segnaletica stradale quando si parla di autocaravan.
Offrono molto spazio in più, soprattutto una ampia ariosità degli interni che salgono sopra la cabina di guida, creando la zona chiamata mansarda appunto, da cui il nome del genere, dove sta il classico letto matrimoniale trasversale
Sono molto simili ai semintegrali per proposte e dimensioni, con il limite dato proprio dalla notevole altezza, che arriva facilmente oltre i tre metri, e li vincola un po’ sulle strade secondarie, nei sottopassaggi, sui traghetti dove spesso la misura dei tre metri in altezza divide la categoria da quella ben più costosa dei camion.
Generalmente più capienti in termini di posti letto e di posti omologati in viaggio, arrivano anche a sette in qualche caso, sono perfetti per la famiglia e amati dai noleggiatori che possono così offrire un prodotto più flessibile in termini di capienza.
Paradossalmente, anche per via di una rifinitura in genere meno completa e complessa rispetto ai più eleganti semintegrali, quindi meno pesante, vantano più ampio margine di carico partendo spesso da una massa in ordine di marcia inferiore. I listini ricalcano quelli dei semintegrali ma in una forbice meno ampia: raramente il prezzo sale oltre i 60/65.000 euro dato che sono più frequentemente mezzi concepiti per la famiglia, un po’ più di sostanza ma limando via qualche rifinitura costosa.
Motorhome
Conosciuti anche con la definizione di integrali, rappresentano la nobiltà dei camper, il top di gamma degli autocaravan. La struttura è totalmente costruita dal marchio produttore di camper e la meccanica dei costruttori del furgone/camion di base offre solo il telaio e il motore e non anche la cabina di guida come su tutti gli altri generi. Offrono spazi decisamente più ampi perché, a parità di dimensioni esterne, la cabina di guida è integrata nella cellula, ampliando molto spazio nella parte anteriore. Il letto anteriore, sempre basculante, scende sui sedili di guida e non sul living o sulla dinette: pertanto, non si ostacolano a vicenda, restando fruibili entrambi quando sono in uso. Come disposizione interna i motorhome sono simili a quelle degli altri camper pannellati, spesso però hanno spazi più ampi, sia per la maggiore larghezza della cellula nella parte anteriore, sia perché più frequentemente sono ai vertici per dimensioni
(arrivano a poco meno di 8 metri per quelli a due assi ma raggiungono anche i 9 o più per quelli a tre assi/doppio asse posteriore se su base furgone o quelli a due assi ma su più robusto telaio di camion). Esistono peraltro molti motorhome compatti, addirittura entro i sei metri, più spesso sotto i sette, oppure più snelli e più leggeri dato che il mercato li richiede a gran voce da qualche stagione, anche perché con i motorhome diventa davvero difficile stare entro i 35 quintali di portata massima (per la guida con patente B) conservando un numero ragionevole di posti omologati e portata utile. Il prezzo di acquisto dei motorhome è ovviamente e inevitabilmente più alto di tutti gli altri generi di camper, visto che si tratta della parte più “alta” del mercato relativo. I listini partono da un minimo di 60/65.000 euro, per salire man mano verso i 70/80.000 euro, per raggiungere poi facilmente prezzi più alti e superare abbondantemente i 100.000 euro per i marchi più blasonati e i modelli più rifiniti.
Minivan
Sono l’ultima tendenza delle stagioni passate più recenti e stanno crescendo per numero e proposte sul mercato. Si tratta di fatto di auto “camperizzate”, grandi monovolume che offrono due o anche quattro posti letto (se con il tetto sollevabile), una piccola cucina, molto molto raramente il bagno. In pratica, una soluzione che rende una auto grande e comoda fruibile come un piccolo camper. E’ evidente che si tratti di una soluzione di compromesso, preferibilmente da usare sfruttando anche strutture ricettive esterne come i campeggi per un confort più completo, che però può avere una sua ragione. Stando ai numeri, è un mercato in crescita, interessante anche per le molte figure che oggi hanno ampliato il concetto di mobilità sul lavoro: lo dimostra anche il fatto che fino a qualche anno fa erano offerte per lo più da allestitori che personalizzavano le monovolume, mentre oggi cominciano ad essere proposte in listino da marchi costruttori di camper o da aziende specializzate che ne fanno l’oggetto del loro business. Come vantaggio principale offrono la grande flessibilità di un uso anche come seconda auto di famiglia senza l’esborso di un camper (anche se i minivan più rifiniti possono costare anche più di un camper vero e proprio), oltre ai notevoli vantaggi assicurativi e di “bollo” che i veicoli ricreazionali vantano rispetto alle più tartassate automobili.