16.12.2022 Carosino (TA)
Se non fosse stato per i racconti della sagra del vino e per le foto della fontana dai rossi zampilli, probabilmente questo paesino del Salento settentrionale a pochi chilometri da Taranto sarebbe sfuggito al nostro radar del weekend enogastronomici in camper. E invece, felicemente e fortunatamente, siamo approdati anche qui a Carosino. Una volta fermate le quattro gomme sul piazzale adiacente a via XXV Aprile, scopriamo che non siamo i soli qui “armati” di casa su ruote: ci siamo involontariamente imbucati in un raduno di camperisti! A poche centinaia di metri, i preparativi per la festa fervono già.
Il Palazzo Ducale d’Alaya Valva è illuminato di rosso, pronto a far da cornice all’incredibile Fontana, da tutti conosciuta come “del vino”. Il nettare degli Dei comincia a zampillare e copre, col suo inebriante profumo, gli intensi odori di carne arrosto e di “mandorle ricce” (dolce tipico della zona a base di mandorle incamiciate di zucchero e glassate con limone e vaniglia).
Il nostro weekend enogastronomico è servito, mentre i bambini vagano divertiti fra i mercatini e la casa di Babbo Natale, scrivono letterine con richieste probabilmente poco esaudibili e masticano orsetti gommosi coloratissimi.
Quando le melodie natalizie della street band lasciano il posto alle pizziche indiavolate dei Terra Ionica Salentina, la serata entra nel vivo e si colora di emozioni forti legate alla tradizione popolare di questa terra di Sud. Il vento di scirocco soffia forte e invade di schizzi rossi e profumati, provenienti dalla fontana, la piazza dove ormai tutti ballano e cantano.
Un paesino di 6000 anime, in una serata di metà dicembre, ci ha regalato spensieratezza e allegria. La vista e il profumo della fontana del vino: un’esperienza da provare almeno una volta nella vita.
17.12.2022
Tra una passeggiata fra le vie del paese, una pausa al parco e una visita all’enoteca delle Tenute Salentine (da cui usciamo carichi di Primitivo), la mattinata vola via. Avevamo fatto tanti progetti: avremmo voluto visitare il quartiere delle ceramiche di Grottaglie, il centro storico di Francavilla Fontana o le Tagghiate di San Giorgio Jonico (complesso di vecchie cave di tufo dismesse), ma alla fine abbiamo conosciuto i camperisti dell’associazione Valle d’Itria in movimento che sono qui per il loro raduno e, fra una chiacchierata ed un caffè, complice la pancia piena di uno stupendo pranzo a base di bombette e capocollo, non ci siamo più mossi dall’ampio piazzale adiacente a via XXV Aprile.
Si conclude una bella breve vacanza in un Salento autentico, un luogo che abitiamo da sempre ma di cui spesso dimentichiamo le tradizioni vere, quelle che ormai sopravvivono solo in questi paesini fuori dagli itinerari turistici di massa spesso causa della mercificazione e dello snaturamento dei particolarismi e delle peculiarità locali.