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Viaggio lungo il fiume dei Franchi – prima parte

da Redazione
133 letture Frankfurt Am Main, Hessen, Germany - View over Frankfurt city center and financial district with Main river.

A cura di Roberto Serassio
Abbiamo voluto intitolare “Viaggio lungo il fiume dei Franchi” questo itinerario poiché il nostro girovagare ci porterà a visitare alcune cittadine poste sul Meno, tra le quali Francoforte che, nel suo significato originale, voleva appunto dire la città dei Franchi o il forte dei Franchi oppure, come qualcuno l’ha voluto interpretare, il guado dei Franchi.
Nella marcia di avvicinamento al grande fiume visiteremo alcune cittadine caratteristiche del Baden Württemberg, entreremo negli stati federali dell’Assia e della Baviera per poi rientrare nel Baden dove, con la visita di alcuni altri luoghi pittoreschi, il nostro viaggio si concluderà.
La lunghezza totale del viaggio qui proposto è di circa novecento chilometri ai quali bisognerà aggiungere il percorso di avvicinamento e quello di ritorno a casa. Visto che le cose da vedere sono molte, abbiamo cercato di proporre un tragitto che ci permettesse degli spostamenti piuttosto rapidi. Nulla vieta però di seguire una sequenza diversa.
La prima parte del viaggio, che inizia a Zwingenberg e termina a Bad Wimpfen, ha una lunghezza di quattrocentocinquanta chilometri.

Zwingenberg

Raggiungiamo Zwingenberg, prima tappa di questo itinerario, con l’uscita 8 dell’autostrada A5. La città è posta sulla strada delle colline nel sud dell’Assia. Non si sa quando sia stata fondata, ma che sia molto antica si evince da un documento del 1015 con il quale l’Imperatore Enrico II concedeva diritti di caccia, nella zona, all’abbazia di Lorsch.
Possiede un centro storico veramente attraente costituito da case a graticcio e stradine caratteristiche che, oltre per la loro architettura, sono interessanti per la storia che rappresentano. In totale la città ha ottantun monumenti protetti che ne fanno un centro vocato al turismo. Partiamo quindi alla sua scoperta dei suoi edifici più prestigiosi.

Nel punto più alto di Zwingenberg si trova un ostello della gioventù che occupa il vecchio deposito delle decime, costruito sulle fondazioni dei bastioni le cui torri d’angolo, ad eccezione di quella chiamata Aul, sono andate tutte distrutte. Quest’ultima è la torre di nord est, è a due piani ed è stata costruita con pietre grezze. Ciò che resta del castello può essere considerato, senza tema di smentita, il più antico edificio cittadino. Collegandosi a questa costruzione, nel 1250, furono costruite le mura di difesa ed all’inizio del XVII secolo venne creata, sul sito del castello, la nuova piazza del mercato.
L’antico Amtsgericht fu edificato tra il 1561 ed il 1563 e restaurato nel 1989. Originariamente veniva usato come palazzina di caccia dai Landgravi dell’Assia.
Lo Schloßchen, l’attuale municipio, risale al 1520 ed al suo fianco troviamo la locanda Zum Löwen, costruita fuori le mura nel 1595. Dall’altra parte della strada c’è la Scheuergasse formata da due file di magazzini a frontoni che oggi vengono utilizzati come residenze ed uffici.
Lo scantinato, posto sotto la Alte Apotheke, risale ai tempi della costruzione delle mura, mentre la farmacia venne creata nel 1783.
Non proseguiamo oltre con l’elencazione dei monumenti di Zwingenberg anche perché citare per nome tutte le case a graticcio non avrebbe senso. Sappiate però che sono molte come sono molti gli angoli caratteristici che costituiranno ottimi scorci per le fotografie.
Zwingenberg possiede alcuni vigneti che producono degli ottimi vini tra cui il Sylvaner, il Riesling, il Müller Thurgau ed il Morio Muscat. Quale occasione migliore quindi per sedersi ad un tavolo della locanda Zum Löwen per gustarsi un piatto di asparagi, coltivati localmente, e innaffiati da un buon bicchiere di vino.

Ci dirigiamo ora, tramite l’autostrada A5, a Francoforte sul Meno, capitale dello Stato Federale dell’Assia e capitale finanziaria della Germania. Con una popolazione di circa settecentomila abitanti è la quinta città della Germania in fatto di dimensioni. Alcuni ritrovamenti risalenti all’epoca romana fanno pensare che Francoforte fosse un insediamento romano già nel I secolo d.C., anche se la sua prima menzione ufficiale si ebbe nel 794.
Oltre la metà di Francoforte fu completamente distrutta durante l’ultima guerra e la sua ricostruzione è stata basata più sull’innovazione che sul restauro. Ne è uscita una metropoli dallo stile americano, ma con l’anima europea. La maggior parte della città è costruita sulla riva nord del Meno, mentre il centro si trova ad est della stazione ferroviaria. Questo è anche il luogo dove si trovano le banche e le istituzioni finanziarie. In altre parole qui è dove si decide gran parte del destino economico dell’Europa Occidentale.
Iniziamo la visita dalla Neue Altstadt, ovverosia la nuova città vecchia e più precisamente dalla Römerberg, la piazza centrale della città, completamente circondata da case a travature di legno, dal municipio e dalla Alte Nikolaikirche. Tuttigli edifici presenti sono stati completamente ricostruiti, dopo il conflitto mondiale.

Romerberg

Il Römer, ovverosia l’edificio che ospita il municipio, sta svolgendo questa funzione da oltre seicento anni, essendo stato adibito a questo scopo nel 1405. Con l’andare dei secoli il complesso si è notevolmente ingrandito, assorbendo l’intero isolato compreso tra il Römerberg, la Paulsplatz e Limpurgergasse. Nel 1843 vi furono aggiunte le due case poste all’angolo della piazza e nel 1878 il sindaco decise di aggiungervi la facciata che vediamo oggi. Questa, costruita a tre frontoni, presenta sull’angolo sinistro la statua della Frankurtia, l’allegoria femminile della città e al centro quattro statue sotto baldacchini dorati, raffiguranti altrettanti imperatori del Sacro Romani Impero. Federico Barbarossa, che fu il primo ad essere eletto a Francoforte, Ludovico il Bavaro, che diede i diritti di convenzione alla città e ne permise una sua espansione, Carlo IV di Lussemburgo, che fece di Francoforte la sede del voto dell’elezione imperiale e Massimiliano II d’Asburgo, il primo imperatore ad essere incoronato nel duomo di Francoforte.
Tre sono le sale di cui dispone il municipio: la Römerhalle e la Schwanenhalle sono poste al pian terreno, mentre la Kaisersaal, la più famosa delle tre, è posta sopra la Römerhalle. Oggi questa sala è nota per la sua collezione di ritratti ottocenteschi di 52 imperatori.
Tra le costruzioni di pregio riportate all’antico splendore dopo i danni della seconda guerra mondiale, vi è anche la Haus zur Goldenen Waage il cui nome tradotto in italiano significa “la casa alla bilancia d’oro” per la decorazione posta su di un angolo dell’edificio. Si tratta di una struttura a graticcio la cui prima menzione risale al primo medioevo. Tuttavia, la facciata rinascimentale riccamente decorata risale al 1619

Il nucleo originale della Alte Nikolaikirche venne eretto nella seconda metà del XII secolo, ma rivelatasi troppo esigua per accogliere gli eventi di celebrazioni e di preghiera del Consiglio della città, venne ricostruita tra il il 1270 ed il 1290 e successivamente tra il 1140 ed il 1450, dandogli le forme tardo gotiche odierne. L’interno è diviso in due navate asimmetriche e custodisce l’epitaffio policromo di Siegfried zum Paradies , realizzato nel XV secolo.
Il Kaiserdom non è sede vescovile, ma viene così chiamato per essere stato il luogo dell’elezione e dell’incoronazione degli imperatori del Sacro Romano Impero. Si tratta della maggiore chiesa cattolica cittadina ed è in stile gotico con interno a tre navate di uguale altezza e ha un transetto ungo come l’aula ed il presbiterio insieme. Nel 1867, in seguito alla distruzione causata da un incendio, l’edificio venne completamente rifatto nella forma attuale. Parzialmente distrutto dai bombardamenti del centro storico, venne nuovamente ricostruito negli anni 50 del secolo scorso.
La Paulskirche è una chiesa sconsacrata edificata tra il 1789 ed il 1833. Nata originariamente come chiesa protestante, la struttura accolse negli anni 1848 – 1849 le sedute del primo parlamento democratico tedesco. Quasi completamente distrutto durante il conflitto bellico, fu uno dei primi edifici ad essere ricostruito perché percepito come simbolo di democrazia e di libertà. Dalla ricostruzione è stata abbandonata come luogo di culto ed oggi viene utilizzata come sala per mostre e manifestazioni.
Vi è un altro edificio importante che è stato riportato agli antichi splendori dalle rovine della guerra, si tratta della Alte Oper, oggi una sala da concerto. Inaugurato nel 1880 come teatro dell’opera e distrutto nel 1944 è stato ricostruito negli anni ‘70 e riaperto al pubblico nel 1981.

Anche la Francoforte moderna è degna di una visita, se non altro per ammirare i suoi grattacieli, alcuni dei quali superano un’altezza di duecentocinquanta metri. Tra questi citiamo il Messeturm, la Commerzbank Tower, la Westend Tower ed il grattacielo della Dresdner Bank. La maggior parte di queste strutture non è aperta al pubblico, ma tra quei pochi accessibili vogliamo segnalare la Main Tower che ha una piattaforma prospettica a duecento metri di altezza.
Il Sachsenhausen è un antico quartiere di Francoforte la cui prima menzione si ebbe nel 1193. Parzialmente preservato dai bombardamenti alleati è il più popoloso quartiere cittadino ed anche il più apprezzato dai turisti attratti dai numerosi pub che servono il famoso sidro di Francoforte, dalle sue case a graticcio e dalle sue strette stradine che rendono l’insieme particolarmente accattivante.
In altre parole è il quartiere “where the action is”.

I musei sono localizzati sulla riva sud, prossimi al centro storico. Ricordiamo che sono molto importanti dal punto di vista culturale per cui meritano, senza dubbio, una visita. In particolare citiamo lo Städel il quale offre una splendida collezione d’arte che spazia dal rinascimento sino ai giorni nostri e il museo di arte moderna.
Come per tutte le grandi città, suggeriamo, prima di iniziarne la visita, di rifornirsi di materiale informativo specifico presso l’ufficio del turismo. Questo servirà ad ogni visitatore a programmarsi la visita e la durata del soggiorno in base alle proprie esigenze e preferenze e a conoscere le varie offerte culturali e di trasporto.
A coloro che amano confrontarsi con specialità culinarie locali consigliamo di visitare la Grosse Bockenheimer Strasse, detta anche Fressgass, la via delle gozzoviglie, dove i numerosi ristoranti sapranno soddisfare i palati più esigenti sia con la cucina tradizionale che con quella internazionale. In particolar, gli amanti di questa bevanda potranno assaggiare il famoso sidro.
Francoforte è una città di seicentomila abitanti con tutti i problemi che questo comporta. Sconsigliamo dunque l’ingresso nella zona metropolitana con il camper. I servizi pubblici in Germania sono molto efficienti ed economici e pertanto non ci sono mai problemi per i vari spostamenti.

Gelnhausen

Approfittiamo dell’autostrada A66 per raggiungere Gelnhausen, graziosa cittadina che ci accoglie con il suo attraente centro storico e con la sua famosa chiesa con caratteri sia romanici che gotici. Il suo castello, il meglio preservato di tutto il Palatinato, è costruito su di un’isola del fiume Kinzig e offre un pregevole lavoro di muratura. Le sue fondazioni poggiano su dodicimila tronchi piantati nel terreno.

Gelnhausen non possiede grosse attrattive artistiche che la possano far definire città d’arte nel senso di come la intendiamo noi italiani. Noi siamo troppo bene abituati con città come Firenze, Roma o Venezia. E’ tuttavia un centro edificato secondo lo stile medievale tedesco che si farà certamente apprezzare dagli amanti del genere.

Büdingen

Dopo pochi chilometri della strada 457 raggiungiamo Büdingen, città famosa per la sua fortezza e per le innumerevoli case a graticcio. Come molte delle cittadine che abbiamo visitato e che visiteremo, Büdingen, a parte la fortezza perfettamente conservata, non offre attrattive artistiche di rilievo. Tuttavia l’insieme del suo centro storico, con le case antiche perfettamente restaurate, offre al visitatore un ambiente estremamente piacevole che ripaga ampiamente le due ore perse per la visita.
Per rinfrancare lo spirito non c’è bisogno di ammirare opere d’arte a tutti i costi. Una passeggiata in un contesto gradevole è talvolta più che sufficiente per offrirci ciò che ci si aspetta da una vacanza. E’ per questo che non ci stancheremo mai di dire di interpretare il viaggio come un qualcosa che ci arricchisce senza però farlo diventare troppo pesante. Non ci stiamo preparando per affrontare una sfida, ma semplicemente stiamo cercando di rilassare la nostra mente dalle fatiche della vita quotidiana. A volte sedersi al tavolino di un locale caratteristico, in un centro storico che ci affascina e dove si può osservare l’umanità eterogenea che vi transita, vale di più per lo spirito di una visita ad un museo.

Ortenberg

Raggiungiamo Ortenberg con la A45 per lasciarla all’uscita 38 dove prendiamo la 275. La cittadina, posta sulle pendici di un vulcano spento, offre delle vestigia medievali di tutto rispetto. Il castello, ora trasformato in museo e le rovine di Burg Lissberg sono famose in tutta la Germania e attirano visitatori durante tutto il corso dell’anno. In particolare a Burg Lissberg ha luogo nel mese di agosto un mercato medievale.
Altri importanti siti medievali sono la Obertor, (la porta superiore), del XIII secolo, la Altes Rathaus, (il vecchio municipio), del XV secolo, lo Stadtmauer, (il muro di fortificazione), il Gefängnisturm, (la torre prigione) e la chiesa di Santa Maria del XIV secolo.
Molto vicino a Ortenberg, il luogo infatti è facilmente raggiungibile in bicicletta, si trova l’abbazia di Konradsdorf o ciò che ne rimane. Le vestigia in se stesse, a parte la chiesa abbaziale, non sono così interessanti, tuttavia, il luogo che le ospita e il paesaggio per raggiungerlo sono veramente belli e meritano senz’altro una gita in bicicletta.

Steinau

Steinau la si raggiunge facendo a ritroso il percorso che abbiamo fatto sino a Ortenberg e poi prendendo l’autostrada A66. La cittadina, il cui nome completo è Steinau an der Strasse si trova nella regione dell’Assia. Il suo centro storico è molto caratteristico, con le sue case a graticcio perfettamente restaurate e inondate di fiori. Non per niente Steinau fa parte del circuito delle case tipiche. Tra gli edifici residenziali si trova la casa, per altro visitabile, dei fratelli Grimm che qui hanno vissuto dal 1791 al 1796.
Altro edificio importante della cittadina è il castello, costruito tra il 1528 ed il 1560. Circondato da un fossato profondo cinque metri e largo venticinque, questo maniero rinascimentale è visitabile tutti i giorni, lunedì e venerdì esclusi, dal 1 marzo al 12 di dicembre.

Aschaffenburg

Aschaffenburg, che raggiungiamo con le autostrade A66 e A3, è una città di circa settantamila abitanti, posta sulle rive del Meno nella Baviera nord occidentale. E’ conosciuta come la porta dello Spessart e come la Nizza bavarese per il suo clima mite e per i giardini dall’aspetto mediterraneo aggettanti sul Meno. L’edificio più importante e più prestigioso di Aschaffenburg è senza dubbio il castello Johannisburg, costruito nel 1605 – 1614 dall’Arcivescovo Schweikard von Kronberg.
Contiene una biblioteca con diversi incunaboli, una collezione di incisioni e pitture e il Pompeianum, una replica di una abitazione scoperta a Pompei e commissionata da Luigi I di Baviera.
La chiesa abbaziale fu fondata nel 974, ma completata nel XII secolo. Contiene vari monumenti della famiglia Vischers, un sarcofago con le reliquie di Santa Margaret e una famosa pittura di Matthias Grünenwald.
Tra gli altri monumenti citiamo l’ospedale dei Capuccini, il teatro, già residenza dei Cavalieri Teutonici, alcuni palazzi nobiliari ed un affascinante centro storico. Il cimitero della città ospita le tombe di Clemens Brentano, il famoso poeta e romanziere tedesco, di suo fratello Christian, anch’esso scrittore e di Wilhelm Heinse, altro autore tedesco.

Lohr am Main

Dedichiamo la visita successiva a Lohr am Main, che raggiungiamo prendendo l’autostrada A66 e la provinciale 276.
I monumenti più importanti di questa cittadina bavarese, posta sul fiume Meno, sono il vecchio municipio o Lohrer Schloss, costruito nel 1599 – 1602, la Bayersturm, una vecchia torre di osservazione, (1330 – 1385), la chiesa parrocchiale, costruita tra il XII e XV secolo, i resti delle fortificazioni cittadine, lo storico quartiere dei pescatori, denominato in tedesco, Fischerviertel, il vecchio centro storico su cui si affacciano numerose ed eleganti case a graticcio. Da non trascurare il monastero di Mariabuchen, il castello barocco e la chiesa della vicina Steinbach.
Durante il mese di agosto a Lohr si tiene il cosiddetto Spessart festival, una sorta di oktober fest in piccolo, con una durata di una decina di giorni. Gli amanti di queste manifestazioni potranno programmare le loro vacanze in concomitanza di questa festa.

Wertheim

La strada 276 ci porta, costeggiando il grande fiume, a Wertheim. La città è posta alla confluenza del Tauber con il Meno. Ha un centro storico estremamente affascinante, fatto di case a graticcio e vicoletti tortuosi dove, non c’è bisogno di dirlo, è molto piacevole passeggiare. Il castello, edificato sulla collina che sorge alla confluenza dei due fiumi, appare piuttosto imponente, non ostante le numerose volte che è stato conquistato, distrutto e ricostruito.
La chiesa protestante, costruita nel 1383 in stile gotico, possiede un campanile dove trovano collocazione due orologi, uno dei quali e precisamente quello visibile dal castello, con una lancetta sola. Altri monumenti di importante rilevanza sono la cappella Kilian, uno dei più rari esempi del gotico tedesco, la cui costruzione risale al 1469, la Engelsbrunnen o il pozzo degli angeli, risalente all’anno 1574, è stato costruito nell’arenaria rossa di queste parti e ha preso il suo nome dai due angeli che sorreggono lo stemma della città. Significative sono anche la Kittsteintor che reca ancora il segno lasciato dall’alluvione del 1595, la Blaue Haus, dipinta con un colore derivante da frammenti di vetro blu e la sinagoga del 1799, recentemente restaurata.
Nelle vicinanze si trova l’abbazia di Bronbach, fondata nel 1150 nella valle del Tauber. La basilica, consacrata nel 1222 è stata edificata in stile tardo romanico e gotico primitivo, è una delle chiese più importanti del sud della Germania.

Miltenberg

Raggiungiamo la meta successiva con la strada 290. Miltenberg è una delle più belle cittadine che si incontrano lungo il corso del Meno. Tra tutte le cose degne di essere viste in questo borgo, posto sulla strada dei vini rossi della Franconia, citiamo la città vecchia con le sue case tipiche e perfettamente restaurate, il castello, lo Schnatterloch (la piazza del mercato tipicamente tedesca), l’hotel Zum Riesen, una delle locande più antiche della Germania, se non la più antica, il vecchio municipio,la porta di Mainz, la porta di Würzburg e per finire la cappella di San Lorenzo nella quale si trovano tombe risalenti al XIV secolo.
I veri gourmet potranno assaporare una cucina di classe presso il Jagdhotel Rose. Vi assicuriamo che i piatti preparati dal suo chef sono assolutamente sublimi.
Nel primo fine settimana di luglio si tiene la festa della città vecchia, mentre nell’ultimo week end di agosto si tiene, per una durata di dieci giorni, il Michaelismesse, il più grande festival tradizionale del basso Meno. Come si può facilmente immaginare, in quel periodo si bevono fiumi di birra e si mangiano tonnellate di würstel. Per fortuna che l’organizzazione è perfettamente tedesca con tanto di ambulanze pronte per coloro i quali hanno esagerato nel bere e nel mangiare e la polizia è sempre vigile per sedare eventuali risse.

Amorbach

si trova a due passi da Miltenberg per cui riteniamo interessante per il visitatore poter ammirare i suoi edifici religiosi e non solo.
Sul lato nord del villaggio si trova la chiesa parrocchiale, costruita in pietra arenaria nel 1752-1754. L’interno, in stile rococò, presenta un soffitto magistralmente affrescato da Johann Zick nel 1753. Ad ovest si trova invece il castello dei principi di Leiningen risalente al XVIII – XIX secolo.
A sud della piazza del mercato si trova la chiesa barocca dell’abbazia benedettina che qui trovava la sua sede. L’edificio, originalmente in stile romanico, è stato rimodellato nel barocco, che possiamo ammirare attualmente, nel 1742 – 1747 dall’ architetto di corte Maximilian von Welsch. L’interno, sontuosamente decorato, rappresenta una delle più fini creazioni rococò della Germania

Imbocchiamo la strada 47 che lasciamo a Bödigheim per prendere la 27 che ci porta a

Mosbach

. Situata al sud delle montagne dell’Odenwald, alla confluenza del Neckar con l’Elz, la cittadina ci accoglie con il suo centro storico ricco di case a graticcio di cui le più famose sono la Palmsche Haus, costruita nel 1610 sulla piazza del mercato e che costituisce il simbolo della città, la Salzhaus, la più antica delle case presenti a Mosbach e la Kickelain Haus. Degni di una visita sono anche il vecchio municipio con la sua torre, la collegiata la cui navata viene usata per il rito protestante, mentre il coro viene utilizzato dai cattolici. Ultimo, ma non per importanza il Tempelhaus in Neckarelz che presenta sia le caratteristiche di una chiesa che di un castello. Mosbach si trova sulla strada tematica delle case tipiche e su quella dei castelli che collega tra di loro molti storici manieri.

Bad Wimpfen

Approfittiamo della sua vicinanza per visitare Bad Wimpfen ed il suo centro termale. La cittadina è situata sulla riva occidentale del fiume Neckar e rappresenta un raro esempio di comune che sa coniugare il termalismo con il patrimonio artistico, sia religioso che secolare. Il visitatore quindi, dopo la visita ai monumenti, potrà rilassarsi nei numerosi stabilimenti termali. Tra i monumenti religiosi citiamo la chiesa protestante, iniziata nel XIII secolo in stile romanico e terminata in stile gotico, la chiesa dei Domenicani, edificata a partire dal XIII secolo e terminata nel XVIII, la secolarizzata chiesa di San Giovanni, costruita nel XV secolo e ricostruita nel 1778. Nel quartiere chiamato Schwibbogengasse si trova la sinagoga che, requisita dal regime nel 1930, è stata trasformata in un palazzo residenziale. Il centro storico ci offre la possibilità di vistare degli edifici che si fanno apprezzare per la loro bellezza. Tra questi consigliamo il Bürgerspital del 1230 e che dal 1992 contiene il museo del tesoro della città imperiale, il Wormser Hof, situato vicino al municipio ed al Kaserpfalz, la Bürgmeister – Elsässer – Haus costruita nel 1717 al riparo della Blauer Turm, la Nüremberger Türmchen, edificata di fianco alla torre rossa per dimostrare la gratitudine della città di Nüremberg per l’aiuto avuto durante la ricostruzione delle mura cittadine, fortemente danneggiate durante la guerra dei trent’anni e, per finire, le innumerevoli case a graticcio.

Strutture e aree di sosta

Località Indirizzo struttura Coordinate Lat – Long
Zwingenberg Stellplatz Lorsch, Brachvogelring, 125, Lorsch 49.65202  – 8.57859
Francoforte sul Meno City Camp, An der Sandelmühle, 35B , Francoforte 50.16313  – 8.65007
Gelnhausen Ungenbachstraße, Geiselbach 50.12131  – 9.19757
Büdingen Hauptstraße 57, Ortenberg 50.341598 – 9.038446
Ortenberg Hauptstraße 57, Ortenberg 50.341598 – 9.038446
Steinau Am Steines, Steinau 50.316087 – 9.460153
Aschaffenburg Parking Willigisbrücke, Darmstädter Straße, Aschaffenburg 49.97097  – 9.13863
Lohr am Main Parkplatz 3, Osttangente, Lohr am Main 49.994755 – 9.579722
Wertheim An der Taubermündung, Linke Tauberstraße , Wertheim 49.76485  – 9.51201
Miltenberg Busparkplatz, Jahnstraße, 1, Miltenberg 49.70683  – 9.26063
Amorbach AlFreundttstadtparkplatz, Freundtstraße, Amorbach 49.646389 – 9.221944
Mosbach Wohmobilstellplatz, Wasemweg, 8, Mosbach 49.36028  – 9.14722
Bad Wimpfen Am SRH-gesundheitszentrum, Bei der alten Saline, 2.  Bad Wimpfen 49.23381   – 9.15282

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